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sabato, 27 Luglio 2024

Coronavirus, Appendino: “Orgogliosa di come Torino sta reagendo. Lavoriamo sulla ripartenza”

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La sindaca di Torino, Chiara Appendino, ai microfoni di Rai News 24, parla di come i suoi concittadini si stanno comportando durante l’emergenza Coronavirus.

«Sono orgogliosa di come Torino sta reagendo come comunità». «La città sta reagendo bene – spiega la sindaca – nel senso che molti cittadini si stanno mettendo in gioco, cambiando le proprie abitudini e con grandi gesti di solidarietà».  

«In città tantissime persone stanno rispettando le regole, altri non lo stanno facendo, l’appello a tutta la cittadinanza è che la prima regola è che ciascuno controlli se stesso. Deve partire da noi stessi – aggiunge- e il mio auspicio è che tutti capiscano l’importanza di queste regole e che questa è un’emergenza non una vacanza. Torino è sempre riuscita a ripartire e ripartiremo più forti di prima, ne sono convinta».

«Ci vuole coerenza nei messaggi che vengono dati: se il governo dice che l’attività fisica di può fare e va bene, chiudere i parchi significa generare assembramenti in altre zone della città. Più che pensare a regole e controlli, che ci vogliono e che facciamo, l’appello è alla cittadinanza, perché la sfida la vinceremo solo se non c’è bisogno di un vigile o un carabiniere a distanza di un metro che ci dice che dobbiamo rispettare le regole, ma deve partire da noi stessi», sottolinea Appendino.

«Stiamo già lavorando sulla ripartenza oltre a gestire emergenza, stiamo preparando tutta una serie di progettualità che devono essere rinforzate per far ripartire la città il primo giorno in cui sarà possibile farlo»

«È una situazione inedita in Italia. Ci sarà quindi bisogno di un supporto economico importante alle nostre imprese ma anche ai Comuni, che hanno bilanci che non potranno stare in piedi se non ci sarà un intervento governativo. Quindi mi auguro – ha aggiunto la sindaca di Torino – che il sistema pubblico, il Governo, le Regioni e gli enti locali possano essere soggetti che innescano una spirale espansiva e non recessiva. Quindi anche noi dovremo ricomprendere e rivedere il nostro ruolo perché gli enti possono fare la differenza nell’aiutare l’economia a ripartire».

 

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