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sabato, 27 Luglio 2024

Continua la caccia a Gagliano, killer di San Valentino

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Non capita tutti i giorni in un Paese come l’Italia, dove la maggior parte degli omicidi avviene tra le mura domestiche, di avere a che fare con un serial killer. Ancor meno di saperlo evaso e già intento a commettere nuovi crimini.
Forse è anche per questo che la storia di Bartolomeo Gagliano sta destando tanto stupore e interesse. Il cinquantacinquenne genovese è fuggito due giorni fa durante un permesso premio a casa della madre a Savona e ha fatto perdere le sue tracce. Eppure quello che per molti ha dell’eclatante per Gagliano non è altro che un giorno qualunque di una vita fatta di crimini, carcere e fughe.
Il killer di San Valentino
Già perché questo ligure di origini siciliane ha solo 22 anni quando uccide per la prima volta. La sua vittima una prostituta che aveva minacciato di raccontare della loro relazione alla fidanzata con cui si sarebbe dovuto sposare da lì a poco. Gagliano le sfonderà il cranio con un grosso sasso.
Per questo omicidio sarà dichiarato incapace di intendere e di volere e dovrà passare 10 anni in manicomio. Ma proprio qui inizia la prima fuga: durante un permesso premio nel 1983 sequestrerà più persone e nel tentativo di fuggire alla polizia darà vita a una sparatoria in cui resterà ferita una ragazza.
Da qui il trasferimento dell’ospedale psichiatrico fiorentino di Montelupo da cui però evaderà sei anni dopo assieme a Francesco Sedda, conosciuto durante la reclusione.
Inizia allora il momento più sanguinario della vita di Gagliano. Il 9 dicembre uccide un transessuale sulla Milano-Genova. Cinque giorni dopo, a San Valentino, ammazza un altro trans, Vanessa, e il cliente con cui era appartata in un quartiere del capoluogo ligure. A tutte le sue vittime sparerà un colpo in bocca, segno distintivo di questo serial killer.
Avanti e indietro dal carcere
Dopo l’omicidio di San Valentino tenterà di uccidere ancora sparando a una prostituta che si salva per miracolo. Fino a quando il 20 febbraio lui e Sedda sono fermati a un posto di blocco e ricoverati di nuovo in ospedale psichiatrico.
Ma negli anni successivi sono cinque le fughe durante le quali si renderà colpevole anche di una violenza sessuale, tre rapine, un’aggressione e una tentata estorsione.
Dal carcere di Marassi alla fuga
E proprio la tentata estorsione lo ha portato al carcere di Marassi dove aveva ancora un anno di pena da scontare ed era considerato un detenuto quasi modello. Ma a Gagliano sembra non essere andato giù il fatto di non aver ottenuto il permesso premio anche per i giorni di Natale. Da qui la decisione improvvisa di non tornare in carcere. Così uscito da casa della madre a Savona ferma un automobilista, un panettiere impegnato nelle sue consegne e puntata una pistola alle tempie lo costringe ad accompagnarla a Genova, da dove si sono perse le sue tracce.

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