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domenica, 8 Settembre 2024

Consulte di Quartiere, la proposta dei Comitati per una maggior partecipazione dei cittadini allo sviluppo di Torino

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Sono 27 le sigle di Comitati, associazioni e gruppi di cittadini che hanno firmato la lettera inviata al Consiglio comunale di Torino e alla Commissione decentramento contenente le loro proposte e riflessioni su come implementare la partecipazione dei cittadini nello sviluppo di Torino. 

In particolare, i firmatari chiedono la realizzazione di “consulte di Borgata/Quartiere (in quanto più l’ambito territoriale è di prossimità più i cittadini sono invogliati ad interessarsene) sul modello delle Consulte Comunali, che godono di totale autonomia di funzionamento e si relazionano/collaborano con l’amministrazione comunale nel rispetto dei ruoli istituzionali”.

Secondo le proposte contenute nella lettera le “Le Consulte di Quartiere dovrebbero godere di autonomia nel convocarsi, nel decidere l’OdG delle riunioni. Dovrebbero essere cittadini senza cariche elettive istituzionali, nominati dai cittadini componenti le CdQ, a convocare le riunioni, a formulare l’ordine del giorno, a presiedere le relative riunioni e a redigere gli eventuali verbali e le proposte/richieste prodotte dalle Consulte di Quartiere dovranno essere trattate nelle Commissioni Consiliari Permanenti dell’organo competente”.

I firmatari chiedono inoltre di poter partecipare nei processi decisionali delle Circoscrizioni: “si dovrebbe creare un meccanismo che garantisca l’obbligo della richiesta di pareri, non vincolanti, da parte delle Circoscrizioni (esclusivamente per le materie di propria competenza) per quegli atti che impattano nelle relative borgate/quartieri. I pareri così avanzati, dovranno essere citati nei relativi atti”.

Secondo i proponenti “le Consulte di Quartiere dovrebbero far riferimento all’Assessorato alla Partecipazione e Decentramento mentre le Circoscrizioni dovrebbero avere il compito d’istituirle, con appositi atti deliberativi e dovranno essere le responsabili della messa a disposizione gratuita degli spazi per riunioni/incontri delle CdQ”.

Insomma, una proposta che i vari comitati che hanno sottoscritto la lettera si augurano “possano essere d’aiuto e stimolo alla Commissione Speciale Decentramento e nell’auspicio che gli eventuali relativi futuri “atti” riescano ad incrementare la partecipazione dei torinesi”. 

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