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sabato, 27 Luglio 2024

Consiglio regionale virtuale sul Coronavirus, Grimaldi (LUV): “Non servono pieni poteri, ma maggiore prossimità e progettazione dell’attesa”

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Redazione
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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

“In questo momento non servono ‘pieni poteri’ all’esecutivo, serve più prossimità: la velocità si ottiene anche con maggiore passione, maggiore coordinamento, maggiore chiarezza sulla risposta sanitaria da dare alla crisi, non é certo solo un problema di ‘burocrazia’” – ha dichiarato il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, durante il suo intervento nel corso della seduta odierna di Consiglio regionale virtuale.

Grimaldi ha fatto riferimento alla situazione esplosiva nelle Rsa, dove le linee guida sui test non sono più rimandabili, come il piano di gestione dei pazienti Covid e il chiarimento delle strutture da destinare all’emergenza. E ha sottolineato l’importanza della produzione di reagenti per i tamponi in collaborazione con gli atenei piemontesi.

“Oltre a ciò” – ha proseguito – “dobbiamo immediatamente ‘progettare l’attesa’ dentro l’emergenza: avere un’idea precisa di come gestire la fine di questa prima fase e costruire oggi strumenti sanitari ed economici per la fase successiva”.

A oggi resta alto il numero dei decessi, ma il trend dei contagi, con quasi 2mila tamponi eseguiti ieri, è in diminuzione: 374 nuovi contagi in 24 ore, mentre i guariti sono 88 e altri 243 sono in via di guarigione. Tuttavia, nonostante questo calo, potrebbero esserci in seguito ondate anomale che rovescerebbero le proiezioni ottimistiche. Ecco perché ci sono varie ipotesi di gestione della seconda fase della crisi successiva al picco, fra cui quella di un periodo di “start and stop”, ossia una serie di lockdown temporanei nel corso di più di un anno.

“Dovremo essere pronti a tutto ciò anche con modalità di prevenzione e analisi diversi da quelli utilizzati finora; capire come trasformare il mondo di domani sia con azioni sanitarie che con il cambiamento del lavoro” – ha proseguito Grimaldi: – “per esempio dobbiamo ragionare in maniera sistematica sulla riconversione di tanti poli produttivi”.

Proprio in questi giorni i lavoratori della ex Embraco hanno chiesto di avere a disposizione il grande capannone vuoto della Ventures per lavorare da subito a qualsiasi attrezzatura sanitaria utile. “Abbiamo l’occasione” – ha commentato Grimaldi – “di scongiurare la prospettiva del loro licenziamento offrendo un aiuto concreto a tutti noi e ripensando un sito produttivo. Eppure questo non è l’unico caso di riconversione possibile, come dimostrano ad esempio Miroglio e Decathlon”.

“Così, sul sostegno al reddito, non basta ricordare chi è stato escluso dal ‘Cura Italia’, ma dovremo essere capaci di arrivare in anticipo e pensare già ora a come realizzare uno schema di ammortizzatore sociale universale: di sicuro l’indennità una tantum non sarà sufficiente e andrà prolungata, estesa e trasformata in un vero ‘reddito di quarantena’. Perciò chiediamo alla Giunta una commissione straordinaria su questi temi, per fare una proposta operativa al Governo.”

E conclude, attaccando Lega e alleati: “Di sicuro liberismo e sovranismo sono il problema, non la ricetta. In un momento in cui si fatica a trovare in Europa l’umanità di cui abbiamo bisogno, insegniamo a questa Unione spezzata che cos’è una comunità”.

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