Nella maggior parte dei materiali si trova l’umidità, però quando si parla di prodotti alimentari freschi o non confezionati, ecco che tale aspetto ricopre un ruolo ancora più importanti. Ad esempio, nei prodotti ortofrutticoli freschi c’è un quantitativo di acqua molto elevato e, per fare in modo che possano conservare tutta la loro freschezza, c’è bisogno di poter contare su un ambiente che abbia il corretto livello di umidità.
Il discorso è lo stesso anche in riferimento ai prodotti caseari e ai salumi, che altrimenti potrebbero subire delle gravi perdite di peso e anche di qualità. Di conseguenza, tutti questi prodotti alimentari hanno bisogno di essere conservati all’interno di un ambiente che sia umidificato alla perfezione. Ci sono fattori come il condizionamento e il riscaldamento che vanno a eliminare gran parte di tale umidità e, di conseguenza, utilizzare dei dispositivi per umidificare gli ambienti è fondamentale.
Il ruolo dell’umidificazione nello stoccaggio alimentare
Quindi, l’operazione di umidificazione stoccaggio alimentare è fondamentale per qualsiasi azienda che si occupa di conservazione di prodotti alimentari. Si può svolgere con vari strumenti, ma è chiaro che la cella frigo rappresenta uno dei più diffusi. Uno dei principali problemi è la perdita di peso all’interno di tale struttura, che si verifica nel corso della conservazione di prodotti caseari, prosciutti, frutta o verdura, ed è notevole.
La motivazione principale di tale fenomeno è legata agli ambienti in cui viene svolto lo stoccaggio degli alimenti dove, spesso e volentieri, il livello di umidità non è affatto quello corretto. Di conseguenza, ecco che deve essere prestata la massima attenzione all’umidificazione delle celle frigo, ma anche dei vari magazzini in cui avviene lo stoccaggio, in modo tale da preservare efficacemente sia la qualità che il valore dei prodotti che verranno poi distribuiti nei supermercati.
Come avviene l’umidificazione di frutta e verdura
L’umidità deve essere oggetto di un processo di dissipazione, in maniera però equilibrata e limitata. È fondamentale che l’umidificazione venga diffusa in maniera contenuta, ma anche omogenea e progressiva, senza mai lasciarsi andare ad eccessi. Nel caso in cui la nebulizzazione dovesse bagnare troppo i vari prodotti che sono esposti, ecco che il rischio principale che si corre è quello di farli marcire. Infatti, in questi casi capita sovente che sul fondo delle cassette in cui gli alimenti vengono esposti, il bagnato si deposita pericolosamente, andando a danneggiare inevitabilmente sia le verdure che tutti i vari ortaggi a foglia. Uno dei sistemi più usati per l’umidificazione corrisponde alla nebulizzazione ad elevata pressione, che riesce a diffondere un vapore freddo, ma notevolmente sottile.
Come si umidificano formaggi e salumi
Il livello di umidità presente all’interno delle celle frigo dedicate allo stoccaggio di salumi e formaggi si può conservare ottimale grazie ad una piccola iniezione di vapore freddo. Valutata la giusta finezza delle molecole di acqua, così come le temperature ridotte, ecco che la nebulizzazione deve avvenire in maniera intermittente, ma soprattutto diretta nei confronti della cella, in maniera tale da evitare di impattare eccessivamente il prodotto alimentare. Altrimenti, qualora nell’ambiente ci sia un condotto di aerazione, c’è la possibilità di provvedere all’umidificazione usando degli ugelli nebulizzatori con un’azione indiretta, diffondendo il vapore freddo attraverso proprio il condotto.