«Dopo 20 anni e 500 varianti si procederà alla variante generale del PRG». L’impegno è l’attenzione a questo obiettivo è stata ribadita dal consigliere pentastellato Damiano Carretto, nel corso della discussione in Consiglio comunale, definendolo come uno degli obiettivi principali dell’amministrazione. Una necessità che, precisano i consiglieri del Movimento 5 stelle «è stata denunciata più volte e da tempo in quanto non più corrispondente alle reali necessità della Città», aggiungendo che il Piano Regolatore Generale per essere uno strumento di governo del territorio cittadino, debba essere efficace e puntuale. Quindi va modificato.
Entrando nel dettaglio nel nuovo PRG sono state riviste e andranno diminuite le previsioni insediative e gli indici edificatori, adattati ad una città di 900 mila abitanti e non di un milione e duecentomila abitanti come previsto dal precedente PRG. Importante poi il cenno agli addensamenti commerciali che verranno riconsiderati a tutela dei beni paesaggistici, architettonici e ambientali.
«Occorre dare il via all’iter – chiede il consigliere Carretto alla Giunta – che porterà alla predisposizione di questo importante strumento urbanistico in conformità con quanto approvato nella delibera programmatica».
Viene inoltre sottolineato come il “motore” fondamentale della Variante stessa, sia la partecipazione e la condivisione delle decisioni con la cittadinanza attraverso assemblee sul territorio, dibattiti pubblici.
Nell’adeguare il piano che indica le linee guida delle politiche di sviluppo urbano «andranno valutate le interazioni tra la città di Torino e i comuni limitrofi in modo da poter pianificare, per quanto possibile, un quadro che tenga conto delle peculiarità dei vari territori e che ne garantisca una gestione ottimale e più possibile equilibrata».