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sabato, 27 Luglio 2024

Caso Bezzon, Sganga (M5s): “Dopo le sue dichiarazioni contro la giunta impraticabile il rapporto fiduciario con Appendino“

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La capogruppo del Movimento Cinque Stelle in consiglio comunale a Torino, Valentina Sganga, spiega la posizione della maggioranza sul caso Bezzon.
Evidente la frattura: Il comandante della polizia municipale, che ha presentato le sue dimissioni per la vicenda monopattini elettrici e le polemiche tra lui e l’assessora alla Viabilità Maria Lapietra, non doveva criticare l’operato della giunta pubblicamente, come invece ha fatto, dicono in sintesi i grillini.

“Il lavoro che ha svolto in questi anni il Comandate Bezzon – dice Sganga- è stato irreprensibile e apprezzato da tutti, ma quanto accaduto in questi giorni con le sue dichiarazioni stampa contro la giunta rendeva impraticabile la prosecuzione di un rapporto fiduciario con la sindaca”.

Continua la capogruppo: “L’attività della giunta e della sindaca è espressione di una posizione dei consiglieri di maggioranza che sostiene compatta la sperimentazione dei monopattini elettrici e tutte le iniziative per favorire la micromobilità e la sostenibilità ambientale”.

“Per queste ragioni rinnoviamo la nostra fiducia nell’operato e nei progetti che la giunta intende portare avanti in tal senso”, sottolinea Sganga.

“Come Movimento 5 Stelle vogliamo ridurre l’inquinamento di questa città e adottare politiche che consentano ai torinesi di spostarsi rapidamente e in sicurezza anche senza usare l’auto privata”.

“Certi atteggiamenti – aggiunge – rischiano di vanificare gli sforzi in questa direzione e allontanare chi ha intenzione di investire su Torino per sperimentazioni e progetti innovativi. Speriamo che la sindaca e i suoi assessori possano presto dare il via libera alla sperimentazione di Torino Centro Aperto che renderà una fetta importante della città vivibile e fruibile a tutti”.

“Nel frattempo ci auguriamo che chi ha acquistato un monopattino elettrico possa al più presto usarlo, in sicurezza e nel rispetto delle regole stabilite dalla delibera comunale, sulle zone 30 e sulle ciclabili di Torino”, conclude Sganga.

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