20.4 C
Torino
sabato, 27 Luglio 2024

Calcio, la Roma piange Amadei, “l’ottavo re di Roma”

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

È morto a 92 anni Amedeo Amadei, uno dei più grandi giocatori italiani di sempre: guidò i giallorossi alla conquista del primo scudetto nel 1942. Amadei ha chiuso i suoi giorni a Frascati, cittadina alle porte di Roma dove era nato nel 1921. Per la sua popolarità era soprannominato “l’ottavo re di Roma”.
Quando giocò la prima volta (Roma-Fiorentina del 2 maggio 1937) Amadei aveva soltanto 15 anni, nessuno ha mai esordito prima di lui in serie A. Altro record insuperato: segnò il primo gol in campionato la domenica successiva, infilando il mitico Olivieri (che sarebbe diventato campione del mondo l’anno dopo) in un Livorno-Roma finito 5-1. La prima vittoria di Amadei con la maglia giallorossa arrivò la domenica dopo: 1-0 al Novara sul campo di Testaccio. Fu l’inizio di una grande carriera, che portò il ragazzo di Frascati a vestire anche le maglie di Inter e Napoli, e quella della nazionale.
Ma il nome di Amadei resta legato soprattutto ai colori giallorossi della Roma, per l’affetto e la passione, ampiamente ricambiati, che lo legarono a questa squadra e ai suoi tifosi. Con 174 reti in 423 partite‚ il 12° marcatore di tutti i tempi nella storia della serie A.
In nazionale Amadei giocò 13 partite segnando 7 reti. L’azzurro gli spianò, a sua insaputa, anche le porte di una breve carriera politica nella Capitale: «Nel maggio del ’52 giocai accanto a Silvio Piola nell’attacco dell’Italia che a Firenze pareggiò 1-1 con la grande Inghilterra – aveva raccontato in un’intervista – Segnai io quel gol. La Dc mi propose la candidatura alle elezioni comunali». Era tanto popolare che  sbaragliò la concorrenza, risultando primo degli eletti, più votato anche del sindaco Rebecchini.
Ma la politica non lo appassionò e, chiusa la carriera sportiva, Amadei se ne tornò nella sua Frascati, a tempo pieno nell’azienda di famiglia. Ma la sua popolarità è rimasta intatta. Nel 2001, quando compì 80 anni, a Frascati fu festa grande, con consegna di medaglie e banda in piazza.
Oggi è il giorno del cordoglio dei tifosi e della As Roma. I funerali martedì pomeriggio a Frascati.
 

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano