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sabato, 27 Luglio 2024

Bilancio, revisori dei conti stroncano Appendino

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di Andrea Doi

Altro che bella sorpresa di Pasqua per Chiara Appendino. Il giudizio dei Revisori dei Conti del Comune di Torino non da molto scampo a Madama Selfie, che difficilmente troverà un’emoticon adeguata, se non quella con la lacrimuccia o rossa di rabbia, per descrivere il suo stato d’animo sui social.

Già, perché il parere sul bilancio è “favorevole”, ma “con riserva”. E quel “con riserva” è pesante. Molto pesante. Visto che non era mai successo.

Molti i punti che non convincono l’organo a partire dalla campagna malasosta, dove i proventi delle multe secondo la Giunta verrebbero destinati alla spesa corrente senza avere certezze su questa entrata. Meglio, suggeriscono i Revisioni utilizzarli per spese di carattere non ripetitivo.

Perplessità anche per l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione, che, come sappiamo, risulta superiore alla media degli ultimi esercizi. Aprire nuovi mutui contraddice quello richiesto dalla Corte dei Conti,

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Per capire meglio perché il giudizio dei revisori sia tutt’altro che “una bella notizia” per Appendino riportiamo le osservazioni e suggerimenti.

L’Organo di Revisione a conclusione delle verifiche esposte nei punti precedenti considera:

a) Riguardo alle previsioni di parte corrente

Le previsioni di entrata e spesa corrente, pur complessivamente attendibili e congrue, devono essere verificate relativamente alle seguenti voci, tenendo conto delle proposte e suggerimenti dell’Organo di Revisione, adottando immediato provvedimento di riequilibrio nel caso si rivelassero eccedenti o insufficienti per mantenere l’equilibrio economico-finanziario complessivo.

Come già evidenziato:

L’Organo di Revisione evidenzia che, nonostante l’utilizzo delle sanzioni del codice della strada sia consentito dalla legge, sarebbe preferibile destinare tali entrate a copertura di spese di analoga natura, di carattere non ripetitivo.
L’Organo di Revisione ribadisce che importo indicato per oneri di urbanizzazione risulta essere superiore alla media degli ultimi esercizi e nonostante l’utilizzo di tali oneri sia consentito dalla normativa, si consiglia di ridurne il possibile l’utilizzo.

La considerevole difficoltà di riscossione derivante dalla differenza di quanto accertato rispetto al riscosso, necessita di un drastico intervento organizzativo, come previsto dalla delibera n. mecc. 2017 1001/001 “Linee di indirizzo per il potenziamento delle attività di riscossione delle entrate” (task force), ciò considerato si ravvisa la necessità di utilizzare con estrema cautela le entrate tributarie a copertura delle spese.

Si consiglia di effettuare costantemente la verifica delle entrate per il recupero di evasione tributaria, IMU, TASI, e TARI, trasferimenti di enti o privati, contributo per rilascio permesso di costruire, sanzioni per contravvenzione al codice della strada, dividendi da società partecipate. La previsione della realizzazione di procedure e strutture preposte a questo compito deve essere completata nel più breve tempo possibile al fine di permettere il miglioramento dell’attività di riscossione. Tale miglioramento dovrà necessariamente ridurre il ricorso all’anticipazione di Tesoreria la cui crescita costante negli anni rappresenta un parametro di deficitarietà strutturale.

b) Riguardo alle previsioni per investimenti

L’Organo di Revisione sottolinea che il nuovo ricorso all’indebitamento previsto per euro 37.869.000,00 per l’anno 2017, 49.215.898,00 per l’anno 2018 e 43.840.487,00 per l’anno 2019 non pare pienamente in linea con l’invito fatto dalla Corte dei Conti “procedere ad un’effettiva riduzione dell’indebitamento e dei correlati oneri finanziari”.

Si invita pertanto l’Ente a valutare attentamente il ricorso alla stipula di nuovi mutui.
Le previsioni per investimenti risultano in parte – 35.000.000,00 – finanziate con entrate straordinarie, pertanto è necessario monitorare l’effettivo realizzo delle entrate prima di procedere con l’autorizzazione delle spese.

c) Riguardo agli obiettivi di finanza pubblica

L’Organo di Revisione, sebbene il prospetto dimostrativo delle previsioni di competenza delle entrate finali e spese finali in allegato al Bilancio, dimostri che sia conseguibile l’obiettivo programmato, ritiene che esso si basi su previsioni di entrata che non sembrano essere fondate su elementi certi ed attendibili (es. lotta evasione, plusvalenze da alienazioni di beni patrimoniali) e su previsioni di riscossioni che sembrano essere fondate anch’essi su elementi non sempre certi ed attendibili (es. concessioni edilizie, proventi immobiliari ecc.).

d) Riguardo alle previsioni di cassa

Le previsioni di cassa sono attendibili in relazione al criterio utilizzato di consultazione dei dirigenti.
Le previsioni di cassa dovranno essere costantemente monitorate e verificate in sede di salvaguardia degli equilibri in particolare per le entrate delle voci sopra menzionate.
Andranno inoltre monitorate in relazione al rispetto dei termini di pagamento con riferimento ai cronoprogrammi e alle scadenze di legge”.

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