Silvio Berlusconi si batte per il bipolarismo a stelle e strisce. Il Cavaliere, non più senatore, decaduto dopo la condanna in via definitiva per frode fiscale, ci tiene a esprimere la propria opinione sul sistema elettorale. Ormai è l’argomento cult, quello che tiene banco tra gli scranni del Parlamento, e lui, il cui governo approvò la “porcata”, non poteva trattenersi.
«Il miglior sistema per governare un Paese è il sistema bipolare. Il miglior esempio di democrazia per governare un paese è quello americano dove ci sono due partiti: il partito democratico e il partito repubblicano, questo si chiama bipolarismo» afferma, intervistato dal Tg5.
Poi prosegue, mostrando di avere le idee chiare: «Se vogliano scongiurare un futuro di ingovernabilità e di decadenza – dice – dobbiamo imparare a non disperdere i nostri voti. Questo è l’obiettivo di Forza Italia. Un azzardo? Una follia? Forse, ma ricordo che Erasmo da Rotterdam diceva che i risultati migliori vengono non dalla ragione ma da una visionaria e lungimirante follia. Quando lo disse ne ’94 mi presero, nessuno ci credeva, ma in due mesi portai i moderati al governo».
L’auspicio, quindi, è che gli per il 2014 gli italiani «imparino a votare». E quale voto migliore che Forza Italia, secondo lui? Solo con «la maggioranza assoluta si potrà cambiare l’architettura istituzionale e rendere finalmente l’Italia un Paese governabile». La conclusione è lapidaria e sembra riportare indietro di vent’anni, al 1994: « Se gli italiani impareranno a votare, il mio talento, il mio impegno e la mia esperienza saranno al servizio del Paese».
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