Restano in carcere sei ultras dell’Atalanta accusati di aver partecipato agli scontri con la polizia e i carabinieri sabato sera, dopo la partita con la Roma. I bergamaschi, secondo l’accusa, avrebbero cercato di venire in contatto con gli ultras giallorossi, scontrandosi duramente con le forze dell’ordine. Per gli arrestati nessuna direttissima, in attesa dell’interrogatorio del gip Ciro Iacomino. Il pubblico ministero Giancarlo Mancusi contesterà agli ultras il reato di devastazione, oltre che lesioni, resistenza e danneggiamento. Un’accusa pesante le cui pene sono comprese tra gli otto e i quindici anni di reclusione.