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domenica, 8 Settembre 2024

Assessore Curti: Lgbte non centra nulla con i diritti gay. Accuse infondate

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

di Paolo Bogliano
L’assessore alle Pari Opportunità di Torino, Ilda Curti, chiede che non si faccia confusione sulla vicenda della locandina shock che pubblicizzava una mostra, in cui una donna obesa nuda calpesta delle immagini sacre. La sigla lgbte, che ha organizzato l’evento, non è da confondere con Lgbt, o altre associazioni del coordinamento del Torino Pride «Non c’è alcun legame» evidenzia Ilda Curti «Tra le due sigle, perché l’associazione che organizza la mostra alla Ex Manifattura Tabacchi, Lgbte, è l’acronimo che da il titolo all’esposizione “La Grande Battaglia Trova Esito”. Questa associazione infatti si occuperebbe solo di arte, e non di problematiche riguardante il mondo gay. Per questo motivo le accuse al movimento gay che si sono susseguite nelle ultime ore sono immotivate e fuori luogo. Il chiaro riferimento ad esponenti della minoranza. Infatti Maurizio Marrone, capogruppo in comune di Fratelli d’Italia ha parlato di “nuova frontiera dell’arte omosessuale e di lobby gay” che offendono la sensibilità cristiana. «A Torino si lavora da tempo» conclude l’assessore «Per favorire il dialogo contro ogni forma di discriminazione e nel rispetto di tutte le sensibilità religiose».

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