Tornato a Torino per presentare la festa della Lega Nord l’ex presidente della Regione Piemonte Roberto Cota ritorna sulla vicenda delle firme false che ha portato allo scioglimento anticipato della sua giunta. Un’irregolarità, secondo l’esponente del Carroccio, che non avrebbe commesso solo lui, ma anche il suo successore Sergio Chiamparino, neoeletto a maggio.
Per questo nelle scorse settimane la Lega ha presentato un ricorso al Tar e un esposto in procura in relazione a presunte firme raccolte irregolarmente che metterebbero a rischio i risultati del voto. «In Piemonte sono state annullate delle elezioni che si erano svolte in modo regolare. Se oggi ci sono firme irregolari, e noi siamo certi sia così, è evidente che ci devono essere delle conseguenze che seguano la linea già tracciata» ha concluso Cota venendo riecheggiato poi dalla capogruppo in Regione Gianna Gancia: «Sarà difficile per la magistratura non comportarsi come ha fatto con noi. Se vale il criterio delle firme false per annullare le elezioni allora deve essere così anche in questo caso. Noi crediamo ancora nell’ultimo giudice a Berlino. Di fatto siamo in campagna elettorale».