Come promesso è uscito il primo dossier No Tav sui lavori al cantiere della Torino-Lione a Chiomonte. “tav Watching”, cosi recita l’iniziativa che tradotto in italiano più o meno significa “osserva la Tav”. All’interno del rapporto, scaricabile sui siti del movimento, i nomi delle ditte che procedono agli scavi del tunnel geognostico, ma anche di chi ha fornito i container per gli uffici e i prefabbricati, chi smaltisce i rifiuti, le imprese edili di trasporto. Poi l’elenco dei ristoranti e degli alberghi utilizzati dalle forze dell’ordine e dai soldati che operano in Val di Susa. Un dossier ricco di nomi e indirizzi, che avrà un seguito.
«Questo è il primo dossier di monitoraggio dei lavori del Tav in Valsusa – spiegano dal movimento – Si è cercato di ricostruire a che punto è il cantiere/fortino di Chiomonte, quali ditte ci lavorano, cosa fanno, come funziona il dispositivo sicurezza che lo protegge».
«Tutte informazioni che dovrebbero essere di pubblico dominio, se la Valsusa non fosse stata trasformata in una zona di guerra, una colonia interna dove chi non si rassegna diventa un disfattista da debellare e anche solo raccogliere informazioni diventa un crimine da reprimere», concludono i No Tav.
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