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domenica, 8 Settembre 2024

Arredamenti Vottero: dal 1962, quando la tradizione è anche innovazione

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Era il 1962 quando “Arredamenti Vottero” apriva la sua prima sede a Druento proprio all’ingresso del paese per chi arriva da Torino. All’epoca un negozio di poche centinaia di metri quadrati, gestito da da due fratelli e dalle rispettive mogli, con la falegnameria che sorgeva a fianco: le prime parole di una storia che dura ancora oggi. Cinquant’anni e tre generazioni dopo “Arredamenti Vottero” è sempre lì ed il paese gli è cresciuto attorno con nuove case e una nuova piazza ultimata solo qualche anno fa. Oggi “Arredamenti Vottero” è uno show-room di duemila metri quadri ed un servizio di progettazione chiavi in mano per chi vuole rifare casa. Quello che non è cambiato in tutti questi anni è la passione di una famiglia orgogliosa della propria tradizione e per nulla spaventata dall’innovazione. Non stiamo parlando di semplici mobili, ma di Dna.
A portare avanti l’attività oggi, nel 2018, sono Roberto, Eleonora e Fabio, che hanno ereditato lavoro e passione dai genitori e, ancora prima, dai nonni, gli stessi che nel ’62 scrissero la prima pagina. «Io e mio cugino abbiamo iniziato a lavorare nei primi anni 2000. Abbiamo fatto la gavetta, lavoravamo dietro le quinte e ci occupavamo soprattutto del montaggio. I titolari sono i nostri genitori, ma nel 2015 siamo usciti dal retrobottega e abbiamo iniziato ad occuparci della gestione delle vendite e dello showroom. Un po’ dopo è arrivata anche mia sorella Eleonora, che si è laureata in architettura», racconta Roberto.

Una storia nel solco della migliore tradizione imprenditoriale italiana, quella fatta di una miriade di aziende familiari di provincia, che al giorno d’oggi, in cui i mobili si comprano in grandi catene low cost, sembra una prestigiosa eccezione. “Arredamenti Vottero” è diventata col tempo un’istituzione nel settore e non solo per chi abita a Druento e nella cintura ovest, ma in Piemonte. «L’attività andava bene con i miei nonni – racconta Roberto – ed ha proseguito sugli stessi binari anche con i nostri genitori. I decenni tra gli anni Ottanta e il Duemila sono stati anni di grande crescita, il negozio si è ampliato, lavoravamo con importanti aziende venete e lombarde e avevamo clienti anche all’estero».
È in quegli anni che sul tetto del negozio viene montata una grande insegna verde, visibile fin dalla collina di Superga con a fianco un orologio digitale. «C’è stata quasi una rivolta popolare quando l’abbiamo spenta – ricorda sorridendo Roberto – essendo il negozio a inizio paese la nostra insegna luminosa era per tanti un punto di riferimento». Come per molte altre aziende italiane, anche per i Vottero gli ultimi dieci anni hanno significato fare i conti con la crisi economica. Una crisi che ha colpito durissimo e che ha costretto a chiudere tantissimi storici competitor. «Dal 2010 siamo andati incontro a non poche difficoltà e quando ha aperto Ikea a 5 km di distanza abbiamo davvero pensato di dover passare la mano. Ma non ci siamo arresi, abbiamo capito che era necessario dare una sterzata e reagire d’orgoglio».

Ed ecco che nel 2015 inizia la sfida della nuova generazione. Una sfida basata sul digitale, sull’apertura a nuove competenze e a servizi sempre più personalizzati per l’utente.

«Era necessario lanciare il cuore oltre l’ostacolo e cambiare tutto: il modo di esporre, di comunicare e di gestire i clienti. Per questo abbiamo investito quasi un terzo del nostro fatturato per rilanciare in una chiave nuova l’attività che esisteva dal 1962». «Oggi – spiega Roberto – il nostro negozio non è più solo vendita mobili: siamo in grado di dare al nostro cliente un servizio di progettazione chiavi in mano, seguendolo in tutti i passaggi, dalla consulenza iniziale al montaggio finale».

Parte del percorso di trasformazione è anche la selezione di brand di fascia medio alta. Vottero oggi propone ai suoi clienti brand come le cucine Meson’s, i mobili Fimar e il design di Sangiacomo, prodotti di alta qualità che sanno offrire ampie possibilità di personalizzazione. «Ci occupiamo anche delle luci, della pavimentazione, delle porte e offriamo un’ampia scelta di tessili. Insomma tutto ciò che occorre per dare al cliente un ambiente finito e nel contempo una proposta unica». Nel pieno della sua maturità, da buon 50enne, “Arredamenti Vottero” continua il suo antico percorso, guardando avanti. I prossimi passi? «Dalla scorsa settimana la famiglia può contare su una laureata in più, mia cugina Francesca. Ci auguriamo che anche lei possa contribuire a farci crescere». Tradizione e innovazione: un binomio vincente e una lunga strada ancora da percorrere.

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