-0.8 C
Torino
giovedì, 5 Dicembre 2024

Appendino firma per la cannabis libera. Chiamparino annuncia l’endorsement

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

di Bernardo Basilici Menini

La sindaca di Torino Chiara Appendino ha firmato il disegno di legge popolare per la legalizzazione della cannabis, promosso dal comitato Legalizziamo!, portato avanti dai Radicali Italiani e dell’Associazione Luca Coscioni. La sottoscrizione di Appendino è l’ultima in ordine di tempo per il Movimento 5 Stelle cittadino, dato che la stragrande maggioranza dei consiglieri pentestellati aveva già proceduto a firmare la proposta nei giorni scorsi. Nel frattempo arriva anche la notizia secondo cui il governatore del Piemonte Sergio Chiamparino e il presidente del consiglio regionale Mauro Laus avrebbero annunciato il proprio appoggi o al disegno di legge. La raccolta firme durerà fino a domenica 23 ottobre alle 19:00. Durante l’ultimo giorno è previsto un evento organizzato con il Coordinamento Piemontese Unitario per la Legalizzazione della Canapa e il Medical Cannabis Club, alle 15:00 in piazza Castello angolo via Garibaldi.

«Torino è sempre stata all’avanguardia sulla proposta di legalizzazione delle droghe leggere e oggi la Sindaca di Torino e la maggioranza del Consiglio comunale non fanno che ribadire questa capacità di guardare avanti, con ragionevolezza e senza ipocrisie -dicono i Radicali- La legalizzazione delle droghe leggere rappresenta un modo concreto per togliere ossigeno alla criminalità organizzata e alle mafie; ormai questa consapevolezza è diffusa tra la cittadinanza, come dimostrano le file ai nostri tavoli di raccolta firme, nonché tra molti magistrati e forze di polizia che si rendono conto di come la cosiddetta guerra alla droga non abbia prodotto alcun effetto benefico e anzi abbia marginalizzato una parte importante della popolazione».

«Da stime ufficiali ogni anno 4 milioni di italiani fanno uso di Cannabis. Chiunque comprende che di fronte a questi numeri definire proibita una sostanza è ridicolo; la stessa Direzione Investigativa Antimafia denuncia il fallimento del proibizionismo. Come sempre occorre regolamentare, legalizzare il mercato per meglio controllare», continuano.

«La Sindaca Chiara Appendino con la sua firma dà slancio all’ultima settimana di raccolta firme: occorrono 50.000 firme per presentare in Parlamento il progetto di legge di iniziativa popolare e siamo a un passo dall’obiettivo. A ciascuno la scelta di mettere la testa sotto la sabbia, come in questi oltre 40 anni di proibizionismo cieco, o di alzarla e guardare in faccia il problema per governarlo», concludono i promotori.

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano