I fondi dell’acquisizione dell’Istituto Buon Pastore sono stati utilizzati per la chisura del Bilancio 2016 e non, come invece era stato votato, per le famglie povere e le persone in difficoltà. La “novità” arriva direttamente dalla riunione della Commissione.
Il 13 febbraio scorso in Consiglio Comunale era stata votata, dalla maggioranza dei consiglieri, una mozione che impegnava l’amministrazione all’utilizzo dell’ex IPAB a fini sociali, per situazioni di fragilità sociale.
Oggi invece la giunta targata Appendino comunica che l’ammontare dei conti bancari relativa al Buon Pastore sono stati utilizzati “senza vincolo” per la chiusura di Bilancio. Si tratta di 4.284.000 di euro.
«Un atto grave contro il parere dei consiglieri ma soprattutto in totale spregio alle difficoltà di tante persone povere e famiglie disagiate e contro il volere di chi, nei secoli scorsi, aveva costituito questo patrimonio», denunciano dal Partito Democratico. Elide Tisi, Monica Canalis, Maria Grazia Grippo per i democratici, Francesco Tresso per Lista Civica per Torino e Silvio Magliano dei Moderati , presenti ai lavori della Commissione, esprimono il loro «totale dissenso verso questo modo di amministrare e hanno richiesto un continuo aggiornamento al fine di vigilare sull’utilizzo del patrimonio immobiliare e sulla destinazione della redditività già in questo 2017».