Dal ministro Toninelli Chiara Appendino non è andata solo a batter cassa per il trasporto pubblico di Torino.
Ha anche fatto quello insieme alla sua assessora ai Trasporti Maria Lapietra, ma la sindaca del capoluogo piemontese ha portato al ministro delle Infrastrutture il dossier No Tav sulla Torino-Lione.
Una mossa, per alcuni scontata, per “addolcire” gli animi barricaderi di una parte della sua maggioranza, vicina ai movimenti e ai centri sociali, che domani, durante il voto in Consiglio comunale, potrebbero metterla in difficoltà sulla delibera, chiesta dal CONI, Olimpiadi 2026.
Un fascicolo dove i tecnici che contestano l’opera dell’alta velocità analizzando e spiegano l’inutilità dell’opera. Danilo Toninelli non vede di buon occhio la Tav e la Torino-Lione e lo ha già dimostrato in alcuni suoi interventi.
La stessa Appendino aveva detto – a favore di telecamere e taccuini – a Toninelli, durante una sua visita a Torino di “portare via la Tav dalla Val di Susa”.
Tattica dunque, su un argomento scontato, visto che il capoluogo proprio grazie alla giunta Appendino è già uscito dall’Osservatorio sulla Torino-Lione e visto la vicinanza, dimostrata nelle urne, dei No Tav per i grillini.
Ma basterà questo dossier tecnico, già noto, a calmare gli animi dei consiglieri ribelli? Questo non è scontato: al contrario invece potrebbe servire per il popolo pentastellato sempre affascinato dalla sindaca. Soprattutto quando dimostra di essere “Chiara”, ancora una di loro.