Appalti e sanità: arresti e perquisizioni a Torino

Ci sarebbero degli appalti irregolari all’origine dell’inchiesta della Procura di Torino che ha portato al blitz di questa mattina nel capoluogo piemontese e in provincia. La Guardia di Finanza, coordinata da procuratore aggiunto Andrea Beconi titolare dell’indagine durata più di due anni, ha perquisito gli uffici dell’Asl 1 e l’ospedale San Luigi di Orbassano. Inoltre sono state notificate delle richieste di misure cautelari. Gli appalti finiti sotto inchiesta riguarderebbero l’informatizzazione dell’azienda sanitaria.
Per quanto riguarda gli arresti sei sono le persone finite in carcere tra cui il direttore della Struttura complessa Tc, l’ufficio tecnico che si occupa di telecomunicazioni dell’Asl TO1 e un suo collaboratore. Inoltre, le manette sono scattate anche per quattro tra titolari, rappresentanti legali e commerciali di imprese che partecipavano a gare d’appalto.
Ai domiciliari invece sono finite altre tre persone: un collaboratore amministrativo della Struttura Complessa Tc dell’Asl To1, il componente di una commissione aggiudicatrice, nonché titolare di una ditta individuale, e il legale rappresentante di un’impresa che ha partecipato alle gare d’appalto in cui vi sarebbero state le irregolarità su cui sta indagando la procura. Altre 16 persone sono indagate a piede libero. Numerose e gravi le ipotesi di reato: associazione a delinquere finalizzata a una serie di delitti di corruzione, turbativa d’asta, di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, falso ideologico in atti pubblici, frode nelle pubbliche forniture e danneggiamento di sistemi informatici.