L’immagine dei battelli “Valentino e Valentina” che vanno tristemente ad infrangersi contro le arcate del ponte Vittorio Emanuele I, fotografano purtroppo lo stato attuale dell’Amministrazione comunale: alla deriva.
Non è sicuramente compito della sindaca verificare se le corregge sono state adeguatamente sistemate o se sono beatamente dimenticate nei magazzini di corso Cairoli, ma l’amministrazione aveva il dovere, visto lo stato di preallerta da giorni e che l’ondata di pioggia e maltempo era stata ampiamente annunciata, di coordinare e di verificare tutti gli interventi preventivi necessari ad evitare pericoli per la popolazione e danni ai beni pubblici e privati.
E quando questo lavoro non viene fatto la responsabilità è politica, non è di Gtt, non è degli uffici. Almeno in questo caso una cosa è certa: non si potrà dare la colpa all’autista.
L’impressione che se ne ha è che chi amministra non solo non ha senso di responsabilità, ma non ha neanche l’idea di che cosa voglia dire amministrare, governare una grande città. A partire dalla quotidianità, dalle piccole o grandi emergenze, dalle buche da sistemare che le piogge di questi giorni hanno lasciato al coordinamento mancato tra Comuni della cintura e capoluogo sulla chiusura della scuola che ha portato infiniti disagi a studenti e famiglie.
L’idea che se ne ha è che ci si è riempiti la bocca e la testa di redditi di cittadinanza, di no a qualsiasi cosa, di fantomatici sistemi da smantellare, di progetti tanto fantasmagorici quanto irrealizzabili, di scie chimiche e di menù vegani e che alla fine non si abbia la capacità di affrontare le esigenze dei cittadini e della città.
Quelle due imbarcazioni alla deriva sono un po’ come le lancette dell’orologio: segnano la fine della ricreazione, della propaganda e che è ora di iniziare a governare. Se ne si è capaci.
(foto Torinoggi)