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sabato, 27 Luglio 2024

Al Lingotto Fiere il laboratorio mobile che sconfigge l’epatite C

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

di Moreno D’Angelo

Se ne parla poco ma in Piemonte si contano circa 2.000 persone affette da epatite C. C’è molta attenzione tra gli addetti ai lavori per i crescenti rischi di diffusione  nei prossimi anni di questa malattia infettiva causata dal virus Hepatitis C che colpisce in primo luogo il fegato. Per rendere più efficace la lotta al virus HCV fa oggi tappa al Lingotto Fiere Prometheus (Patient Journey Mobile Lab on HCV).
Si tratta del primo laboratorio mobile che attraverso una gestione ottimale del paziente, può assicurare il 100% delle guarigioni. Non si tratta di un laboratorio di analisi ma di un vero e proprio progetto di formazione itinerante che nei prossimi mesi coinvolgerà oltre 200 medici in tutta Italia. Un tour di formazione articolato all’avanguardia basato su un approccio multidimensionale e interattivo. «Il rilevante impatto della malattia in termini epidemiologici comporterà per i Centri specializzati piemontesi l’esigenza di affrontare nei prossimi anni un gran numero di cure per un numero crescente di pazienti» dichiara Mario Rizzetto, docente di Gastroenterologia all’Università di Torino e direttore del Dipartimento Clinico di Malattie infettive dell’Amedeo di Savoia. L’efficienza del progetto oltre che in termini sanitari potrebbe consentire un sensibile taglio dei costi per tutto il percorso terapeutico del paziente con HCV.
Il dottor Giorgio Saracco direttore di Gastroenterologia presso il San Luigi Gonzaga, precisa: «Tra i pazienti che acquisiscono l’infezione da HCV oltre il 90%  diventa portatore cronico sviando nel 65-95% dei casi un’apatopatia cronica e nel 10-30% dei casi un rischio di evolvere in cirrosi nell’arco di 25-30 anni.
In conclusione ricordiamo che l’HCV si trasmette principalmente per contatto diretto con il sangue infetto. Si pensi al classico caso dell’uso siringhe per le droghe e alle trasfusioni.

 

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