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mercoledì, 11 Dicembre 2024

Al Baretti torna Portofranco. Il cinema invisibile che fa riflettere.Jimmy Ceriana:“Fondamentale il rapporto con San Salvario”

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di Moreno D’Angelo

L’11 ottobre al Baretti ritorna “Portofranco”. La rassegna di “cinema invisibile” alla sua nona edizione. Un’iniziativa che propone film di impegno politico sociale caratterizzati da stili narrativi spesso ignorati dai circuiti ufficiali di distribuzione.

Il dato fondamentale è che questa proposta di cinema impegnato, nel cuore di San Salvario, è riuscita ad incontrare un costante riscontro di pubblico che si è consolidato nel tempo. Un pubblico che non è costituito da semplici spettatori ma da persone che condividono con passione questa esperienza culturale stimolante e coinvolgente. Non a caso gli afecionados del martedì sono spesso costretti ad arrivare con congruo anticipo per assicurarsi un posto nella sala. Dietro questo successo di cinema e cultura, in un momento in cui le sale cinematografiche chiudono o sono semideserte, c’è da fare una considerazione: Portofranco non rappresenta solo la visione di un film ma un momento di incontro e condivisione che si avvale di autorevoli collaborazioni e interventi che costituiscono importanti elementi di riflessione e confronto. Tra le collaborazioni ormai consolidate vi sono: Unicredit Group Cineforum Circolo di Torino, Goethe Institut di Torino, Alliance Francaise di Torino, Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza e anche quest’anno saranno presenti con la loro simpatia i ragazzi con la simpatica presenza dell’associazione Down.

ceriana

Non a caso, anche per questa edizione, sono in programma pellicole non distribuite in Italia provenienti da paesi di lingua tedesca e francese.

«Siamo contenti di continuare questa iniziativa nel quartiere che per noi è punto di riferimento fondamentale. Questo nonostante alcune difficoltà insorte ultimamente», è il commento di Jimmy Ceriana tra gli storici promotori della rassegna, che precisa come, in questa nuova edizione, si sia dato un ulteriore rilievo a pellicole in lingua originale con una particolare attenzione verso l’Europa dell’est. Questo con film come “Tangerines”. Una pellicola sulla guerra tra Georgia e minoranza dell’Abcazia, originalmente vista da alcuni personaggi della comunità estone che si sono trovati in mezza allo scontro non riconoscendosi con nessuno dei contendenti. Tra le altre pellicole in programma si segnala il film tedesco sottotitolato “Siamo giovani siamo forti”. Un lavoro che tocca la questione immigrazione descrivendo come dei ragazzi possano trasformarsi in intolleranti e violenti neonazisti in grado di “soffiare” sulla paura dello straniero.

In conclusione Ceriana ricorda con soddisfazione la proposta Portofranco estiva di silent movie alla Casa del Quartiere in San Salvario:

«Abbiamo noleggiato trecento cuffie che sono andate esaurite nelle quattro giornate di programmazione a luglio. Una bella risposta, senza disturbare minimamente il vicinato, alle polemiche su movida e rumori molesti nel quartiere».

L’appuntamento è per l’11 ottobre con la prima proposta che, a dispetto di chi si attende un lavoro intellettualoide, propone un esilarante road movie messicano del regista Jack Zagha Kababie in grado di far sorridere tutti i tipi di pubblico: “Cinque tequila” di Jack Zagha Kababie.

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