L’aggressione a Stefano Sechi, il ragazzo omosessuale di 21 anni, aggredito a Torino nella notte fra venerdì e sabato su un autobus non è rimasto avvolto nell’indifferenza. Lo studente di Economia, che su Facebook si chiama Stefano Ciccone, forse per rendere omaggio a Madonna, di cui è fan, è finito nel salotto di Barbara d’Urso, oltre che su tutti i telegiornali nazionali. Non si è tirato indietro raccontando la sua storia perché, come dice lui, «bisogna focalizzare su società e politica» e perché «vuole dare il suo contributo alla battaglia contro l’omofobia».
Come detto, l’aggressione si è consumata su un Night Buster che fa da spola con i locali. Era con un suo amico e parlavano di una discoteca gay in cui erano appena stati. A questo punto due coetanei si sono avvicinati chiedendogli «se erano froci». Al si sono partiti prima gli insulti e poi il pugno all’occhio. Sono le cinque del mattino, nessuno interviene, nessuno insegue gli aggressori, Stefano allora ne parla in un sito gay che si chiama Bitchyf fino a quando i quotidiani torinesi e nazionali riprendono la vicenda.
L’aggressione di matrice omofoba è argomento del giorno, il primo a intervenire è il sindaco Piero Fassino: «L’aggressione al giovane universitario è un fatto di gravità inaudita. Esprimo vicinanza e solidarietà a lui e alla sua famiglia augurandogli una pronta guarigione». «La comunità torinese non rimanga indifferente nella certezza che i responsabili saranno al più presto individuati e consegnati alla giustizia» – continua il primo cittadino, per poi concludere dicendo che «Il nostro paese deve adottare leggi che contrastino ogni forma di omofobia».
Solidarietà al giovane è stata data anche da Vladimir Luxuria, intanto Stefano Sechi sul suo profilo chiede ai suoi amici come è andato al tg: «Mi avete seguito? Come sono andato? Ero molto agitato ed impreparato». E ringrazia il Movimento Cinque Stelle e l’ArciGay per le parole di solidarietà. Per quanto riguarda le indagini, la polizia ha acquisito il materiale video del bus, per appurare quanto accaduto e identificare i presunti aggressori.