La notizia arriva con cinguettio come è ormai abitudine nell’Era dei social network: «Avevo promesso ad aprile. Ora in Cdm manteniamo la promessa», scrive Enrico Letta su Twitter. L’accelerata al cambiamento quindi c’è stata e sicuramente l’ombra del nuovo segretario del Partito Democratico, il rottamatore Matteo Renzi, ha contribuito non poco. Dal 2017 dunque è stop al finanziamento dei partiti: così ha deciso il governo dopo l’approvazione di un decreto a riguardo.
«L’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti è realtà – ha spiegato Letta -. Il nuovo sistema di finanziamento, con il due per mille, dà tutto il potere ai cittadini».
La riforma prevede una riduzione del finanziamento pubblico del 25% nel 2014, nel 2015 del 50% e nel 2016 del 75%, mentre dal 2017 il sistema attuale sarà abolito e sostituito dalle donazioni volontarie del 2 per mille degli italiani.
Una decisione che trova d’accordo tutte le parti del governo, logicamente, mentre fa storcere il naso a Beppe Grillo, il quale continua a sostenere che siamo difronte a delle chiacchiere e che è finito il tempo delle prese in giro.
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