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venerdì, 18 Ottobre 2024

Napolitano, dimissioni in arrivo. Grillo: “Deve costituirsi”

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Le dimissioni da Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si fanno sempre più vicine. Il capo dello Stato lo ha annunciato durante il discorso al corpo diplomatico al Quirinale, parlando di «imminente conclusione del mio mandato presidenziale». Parole di cui si parlava da settimane e che anche Beppe Grillo aveva provocatoriamente preannunciato, affermando dal suo blog: «Napolitano deve costituirsi, non dimettersi».
Il presidente della Repubblica, intanto, nel suo intervento ha detto che «La prossima fine di questo anno e l’imminente conclusione del mio mandato presidenziale inevitabilmente ci portano a svolgere alcune considerazione sul periodo complesso e travagliato che stanno attraversando l’Italia, l’Europa e il mondo».
Nessun dubbio, però, sull’operato del premier, per cui Napolitano ha avuto soltanto parole positive, parlando di «un coraggioso sforzo di Renzi e del suo governo sforzo per eliminare alcuni nodi e correggere mali antichi che hanno frenato lo sviluppo del Paese e sbilanciato la struttura della società italiana e del suo sistema politico. Un’opera difficile e non priva di incognite, ma senza alternative per chi, come noi, crede nelle potenzialità di questo Paese, nel ruolo che deve rivestire in Europa, negli ideali che vuole portare e nella missione di pace nel mondo».
L’Italia, ha continuato, «insieme ad altri Paesi, si è sforzata «con qualche successo, di focalizzare l’attenzione e la volontà politica dei Paesi membri, sull’imprescindibile necessità di combinare il primario obiettivo di crescita e sviluppo con realistiche regole di riequilibrio e di disciplina fiscale».
Poi ha commentato: «le elezioni del nuovo Parlamento di Strasburgo che, pur in un quadro generale che ha visto una rapida e preoccupante crescita di movimenti e partiti euroscettici o apertamente antieuropei, hanno segnato un passo avanti importante verso l’europeizzazione del dibattito politico all’interno dei singoli Paesi membri e verso un inedito svolgimento della dialettica politica al livello veramente continentale» «La nostra comune battaglia – ha affermato ancora Napolitano – sarà far riscoprire ai nostri giovani le ragioni più che mai attuali dello stare insieme e di far apprezzare ai cittadini gli enormi benefici che l’integrazione europea ci ha portato».
Infine ha parlato dell’emergenza del Medio Oriente, spendendo parole positive per l’operato dell’Italia. «Nel corso del semestre di presidenza italiana – ha osservato – siamo riusciti a far comprendere che gli epocali fenomeni migratori connessi con i tragici eventi in Medio Oriente e in Africa costituiscono una vera emergenza europea e che come tale vanno affrontate. Solo sulle coste italiane sono state quest’anno tratte in salvo 170 mila persone».
Senza peli sulle lingua il commento di Grillo sulla questione che, come detto, aveva anticipato il discorso di Napolitano affermando che «deve costituirsi, non dimettersi». Il leader del Movimento ha dato la colpa a Napolitano se «i Cinque Stelle non sono al governo», per poi parlare del «nuovo Presidente della Repubblica dovrà essere una persona che non firmi qualsiasi cosa, una persona di buon senso, una persona normale e al di fuori degli schieramenti politici».

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