E se la smorfia napoletana fosse una scienza esatta? Osservate la storiella dell’uomo cui lo scorso anno è uscito il numero vincente sulla ruota di Torino, al secolo Paolo Giordana, da oggi ex capo di gabinetto di nostra signora Appendino.
Chiama il numero uno di Gtt, Walter Ceresa, per chiedere tra una domanda e l’altra sul caos finanziario che regna in azienda (almeno speriamo) di togliere una multa (mancata obliterazione del documento di viaggio su mezzo pubblico) ad un suo amico.
Una multa da 25 euro se pagato cash, 90 pagamento posticipato. 25 e 90 che nella smorfia napoletana equivalgono a Natale e alla Paura.
Come un allenatore in crisi di risultati, non si può dire che il nostro di nostra signora Appendino non ne abbia infilati un tot di rovesci irresistibili: piazza San Carlo, Ream, ora Gtt. Morale: non è arrivato, come si suol dire, a mangiare il panettone a Natale.
E per uno che il giorno dopo l’elezione al soglio municipale di nostra signora Appendino aveva il sorrisetto mefistofelico di chi si pregusta la vendetta, la legge del contrappasso, diciamolo pure, è la giusta ricompensa: il 90, la paura, gli calza a pennello.
Ora dovra risalire a testa china quelle scale monumentali che aveva disceso con orgogliosa sicurezza la sera del 19 giugno 2016. Ma, in fondo, si può considerare un fortunato. Il 25 è anche un numero caro a Torino, medaglia d’oro della Resistenza, il giorno della Liberazione.
Da oggi i torinesi lo avranno doppiamente caro.