17.1 C
Torino
domenica, 8 Settembre 2024

Vatileaks, “In nome di Sua Santità Papa Francesco” assolti i giornalisti Nuzzi e Fittipaldi

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

“In nome di Sua Santità Papa Francesco” sono stati assolti i due giornalisti Gianluigi Nuzzi e Emiliano Fittipaldi per il processo Vatileaks, sulla presunta fuga di documenti riservati della Santa Sede. Con l’assoluzione per Nicola Maio, il funzionario della Cosea, mentre difetto di giurisdizione per Nuzzi e Fittipaldi cadono tutte le accuse, mentre vengono condannati dal Tribunale vaticano a 18 mesi monsignor Vallejo Balda per divulgazione di documenti riservati e 10 mesi a Francesca Immacolata Chaouqui per concorso in divulgazione, pena quest’ultima sospesa per 5 anni.

Per il Tribunale, presieduto da Giuseppe Dalla Torre, Maio  non ha commesso il fatto, mentre per i due giornalisti l’incompetenza del Tribunale è data dal fatto che sono cittadini italiani che mai hanno compiuto azioni di nessun tipo in Vaticano. Inoltre è caduta per tutti gli imputati l’accusa di associazione a delinquere.

«Oggi è giornata storica, non solo per i cronisti ma per lo Stato Vaticano, la Corte ha espresso riconoscimento come abbiamo detto fin dall’inizio. E’ un momento importante, sono emozionato. Questa è la base della democrazia. La libertà di stampa. Questo segna con forza la svolta del Pontificato di Papa Francesco», ha detto Gianluigi Nuzzi lasciando l’aula del processo. E Emiliano Fittipaldi ha aggiunto: «il Vaticano è stato coraggioso. Questo è stato un processo kafkiano per l’accusa, ma la sentenza è la dimostrazione di un passo indietro intelligente, il buon giornalismo se viene fatto rispettando regole deontologiche viene riconosciuto – ha proseguito il giornalista dell’Espresso – non mi aspettavo la piena assoluzione, la conclusione è stata molto positiva».

Al termine del processo, riconoscendo la propria non competenza territoriale a giudicare Nuzzi e Fittipaldi, il Tribunale ha esplicitamente affermato nella sentenza la “sussistenza, radicata e garantita dal diritto divino, della libertà di manifestazione del pensiero e della libertà di stampa nell’ordinamento giuridico vaticano”

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano