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giovedì, 24 Ottobre 2024

Tutto quello che devi sapere sul rinnovo della cessione del quinto nel 2021

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Vorresti rinnovare la cessione del quinto ma non sai come funziona? In questo articolo vorremmo spiegarti tutto quel che concerne a tale finanziamento personale. Prima di sceglierlo, è bene che tu sappia cos’è, qual è la normativa che lo regola e soprattutto, in quali casi può diventare realmente conveniente.

La cessione del quinto consiste in un prestito personale la cui restituzione del debito, può avvenire tramite lo stipendio(mediante una somma trattenuta direttamente dalla busta paga) oppure dal massimo un quinto della pensione.

È possibile rinnovare la cessione del quinto prima dei quattro anni?

Ebbene sì, esiste in alcuni casi la reale possibilità di rinnovare la cessione del quinto prima dei 4 anni, come confermato anche dal portale Prestitimag nel suo articolo, e aggiungiamo anche, che è una procedura molto richiesta.

Nello specifico, dipende sempre dalla tipologia di prestito. Qualora avessi sottoscritto una cessione del quinto a 60 mesi, allora potrai ristrutturare il nuovo prestito anche prima dei quattro anni, a patto che quest’ultimo abbia una durata contrattuale pari a massimo 120 mesi.

Il rinnovo del finanziamento personale è regolamentato dall’articolo 39 della legge 180, che salvo questo caso sopra elencato, specifica che oltre ai 4 anni, è indispensabile aver saldato almeno il 40% delle rate.

Ricorda inoltre, che rinegoziare una cessione del quinto dello stipendio o della pensione, ti comporterà delle spese di istruttoria e una penale che ammonta fino a massimo l’1% del debito che ti resta da saldare.

Tempi di erogazione e numero di volte per rinnovare la cessione del quinto

Se ti adeguassi a quanto citato nel regolamento di Banca di Italia, non avresti problemi al numero di volte per rinegoziare la cessione del quinto. Infatti, la Legge non impone nessun limite, indipendentemente che sia la terza o la seconda cessione.

Quanto ai tempi di erogazione di questa tipologia di prestito personale, purtroppo dobbiamo svelarti un segreto: chi ti promette di poterlo inviare in 48 ore o meno, molto probabilmente ti vuole raggirare. Le banche impiegano mediamente dalle due a massimo tre settimane.

Tali tempistiche sono quasi standard, in quanto seguono un iter ben specifico. L’ultima raccomandazione che ci teniamo a farti, è di non confonderti con i tempi di attesa, che quelli sono puramente soggettivi in base a quando l’ente creditore riesce ad approvare o rifiutare la tua richiesta.

È realmente conveniente richiedere la cessione del quinto?

Per decretare la reale convenienza della cessione del quinto, è bene che tu esegua dei calcoli ben precisi, tenendo conto dei costi da sostenere, nonché quelli che non sono presenti nel conteggio estintivo. Di quest’ultimi invece, ricorda che ti verranno rimborsati una parte di spese di intermediazioneistruttoria e interessi non goduti.

Restando in tema di rimborso, non dimenticare di richiedere anche quello assicurativo di cui non hai goduto. Fatti questi calcoli, assicurati che seppur sottoscrivendo un nuovo contratto di cessione del quinto, ti convenga in termini economici (occhio al tasso di interesse più importante, il TAEG). A tale proposito confronta le offerte su quello che ti viene proposto per valutare la condizione migliore.

In linea generale, la rinegoziazione del finanziamento personale conviene quasi sempre agli inizi, cosicché tu possa risparmiare sui tassi di interesse che invece, avresti dovuto pagare fino a conclusione della naturale scadenza contrattuale.

Rinnovo della cessione del quinto rifiutato? Scopriamo perché

Nonostante la cessione del quinto sia un prestito personale sicuro per dipendentipensionati ed enti finanziari, a volte la domanda potrebbe essere rifiutata. Perché accade? Il primo motivo in assoluto, è legato ai termini di legge: possibilmente non hai ancora saldato il 40% del debito in corso e non sono passati 4 anni.

Al di là di questa motivazione, le cause potrebbero essere altre. Eccone quattro nel caso in cui fossi un dipendente:

  • Età del pensionamento: un lavoratore subordinato prossimo alla pensione, potrebbe vedersi un rifiuto da parte delle banche. Ciò, implicherebbe attendere obbligatoriamente la pensione per sottoscrivere la cessione del quinto tramite il cedolino pensionistico.
  • Salute del dipendente: se il dipendente prima di sottoscrivere il contratto di prestito dovesse presentare patologie o qualsiasi problema di salute, l’ente creditore richiederà la compilazione di un rapporto di visita medica (RVM), per accertarsi delle sue reali condizioni ed eventuali rischi.
  • Caratteristiche aziendali: è iter delle banche o compagnie finanziarie, assicurarsi della solidità dell’azienda per cui lavora chi richiede il prestito. Essa, non dovrà essere incline a potenziale fallimento o tutto quel che possa mettere in dubbio la sua affidabilità.
  • Sovraindebitamento: tutte le banche potrebbero accertarsi della tua affidabilità creditizia, qualora risultassi iscritto al CRIF come soggetto protestato o cattivo pagatore oppure avessi altri debiti in corso, la banca potrebbe rifiutare la tua domanda di rinnovo della cessione.

Anche per i pensionati potrebbero sorgere problemi durante la rinegoziazione della cessione del quinto. Ad esempio, per via della tua età anagrafica, la cui limitazione è fissata a circa 80 anni.

Così come per il dipendente, se fossi in pensione ma la tua salute potrebbe essere compromessa, le compagnie finanziarie ti richiederanno la compilazione di un RVM per valutare minuziosamente la possibilità di accettare o meno il rinnovo del prestito da te richiesto.

Chi ha il diritto di rinnovare la cessione del quinto?

La rinegoziazione della cessione del quinto è prevista ed accessibile a tutti coloro che hanno già sottoscritto un contratto di prestito, quindi per:

  • Dipendenti pubblici
  • Dipendenti statali
  • Dipendenti privati
  • Pensionati INPS
  • Pensionati INPDAP

Hai ancora dubbi su come funziona la cessione del quinto? Hai già provveduto a fare domanda ad un ente finanziario?

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