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sabato, 7 Settembre 2024

Turismo a Torino, Federalberghi: “Norme per gli Airbnb”. Grippo: “L’assessore Sacco se ne frega”

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Redazione
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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Cresce anche nel torinese, come d’altronde nel resto d’Italia, quello che viene definito “fenomeno Airbnb”, ovvero l’affitto, tramite portale online, di alloggi o camere per brevi periodi.

I dati di crescita, che la sindaca Chiara Appendino e l’assessore al Turismo Alberto Sacco hanno mostrato spesso e volentieri a prova che a Torino i turisti arrivano. Peccato che c’è chi non fa i salti di gioia davanti al successo degli Airbnb: gli albergatori. Le cifre in loro possesso infatti fanno temere il peggio.

Ad agosto si registrano 7.548 annunci, di cui 4.408 nella sola città, con un incremento di quasi il 32% rispetto allo stesso mese 2017 e del 14% rispetto allo scorso anno. A rilevarlo è proprio l’indagine annuale condotta da Federalberghi Nazionale.

«Siamo alle prese con un business nel quale ai ricavi spesso cospicui non corrispondono equivalenti ricadute positive per l’erario, per l’occupazione e il sostegno al reddito – sostiene il presidente di Federalberghi Torino, Fabio BorioOccorrono norme, nazionali e locali, in grado di proteggere il consumatore, il mercato, i lavoratori e quindi la collettività».

La Federalberghi chiede dunque più vigilanza sul sommerso turistico: «Perché senza un controllo e senza un registro nazionale il fenomeno degli affitti brevi rischia di costituire un danno per le imprese turistiche e per chi gestisce in modo corretto nuove forme di accoglienza».

Di turismo e della situazione alberghi si è parlato anche ieri in Sala Rossa. Maria Grazia Grippo, consigliera comunale del Partito Democratico, ha infatti presentato un’interpellanza riguardante gli eventi per Natale, Capodanno e per il 2020. L’esponente dei Dem infatti si chiede come mai non sia stato ancora presentato un programma da parte dell’amministrazione. Programma, come spesso evidenziato dagli albergatori, importante per chi deve prepararsi alla stagione turistica e promuovere.

«Per il Natale 2019 il bando è fresco di scadenza, per Capodanno deve ancora uscire e per il 2020 ci si dovrà accontentare del titolo, “anno del cinema”, per almeno ancora un paio di mesi, data stimata entro la quale il Comune organizzerà una conferenza stampa sul tema: è questo il trattamento riservato dall’assessore al Turismo agli operatori economici che gli chiedono una programmazione in adeguato anticipo per poter sviluppare le azioni di marketing necessarie a favorire l’avvento di nuovi visitatori e l’occupazione delle camere d’albergo».

«Sacco in pratica – continua Grippo – se ne frega delle sollecitazioni provenienti da chi fa impresa in città, nonostante i dati sconfortanti d’agosto diffusi da Federalberghi nelle scorse settimane».

«Unica nota positiva: l’avvio entro il prossimo mese del Tavolo tecnico votato dal Consiglio comunale su mia proposta per mettere finalmente a sistema il lavoro di tutti i protagonisti, pubblici e privati, del segmento turistico torinese», conclude Grippo.

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