«Non brucerete i nostri cuori». Ed erano tanti i cuori che hanno pulsato a Vaie la scorsa sera. Più di tremila, sotto le bandiere del movimento No Tav e con quello slogan a fare da cornice alla manifestazione, dopo l’attentato incendiario che ha distrutto il presidio “Picapera”, alcuni giorni fa. L’ennesima azione criminale che ha colpito chi si oppone alla Torino-Lione, in un territorio dove gli incendi dolosi e misteriosi certo non mancano.
Niente fiaccolata però. Il forte vento avrebbe potuto creare dei problemi e quindi gli organizzatori della manifestazione hanno deciso di rinunciare alle fiammelle. Tanto il serpentone era ben visibile anche così, senza luci.
In corteo anche il sindaco di Vaie Lionello Gioberto, insieme ai giovani, alle donne, agli uomini e agli anziani valsusini. Alla fine dell’iniziativa gli interventi, ma tra tutti spicca il desiderio dei No Tav di far rinascere il presidio, ricostruirlo. «Non è la vendetta che muove il movimento – hanno detto gli attivisti – ma la consapevolezza di essere dalla parte del giusto. Proseguiremo la lotta a testa. Costi quel che costi».
Poi è stato ricordato l’appuntamento del 16 novembre, la manifestazione nazionale a Susa.
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