Il vice capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale piemontese, Raffaele Gallo e il Consigliere regionale PD Alberto Avetta, a margine della seduta della II Commissione, commentano la discussione avvenuta sulla situazione del trasporto pubblico locale in Piemonte.
“La tenuta del sistema del trasporto pubblico locale è gravemente a rischio. La domanda di trasporto è drammaticamente ridotta (ogni giorno circolano bus come se fosse un sabato non scolastico pre-Coronavirus), i treni registrano un -95% di passeggeri. I servizi turistici di noleggio autobus sono azzerati, così come le attività di scuolabus. Le aziende vedono così azzerati i fatturati da bigliettazione ma hanno pur sempre dei costi fissi, a cominciare dagli stipendi. Servono interventi rapidi ed efficaci, se vogliamo scongiurare difficoltà insormontabili per le aziende piemontesi. E mentre affrontiamo l’emergenza, dobbiamo fin da subito pianificare la gestione della fase 2, quella in cui, seppur gradualmente, riprenderà la domanda di trasporto pubblico”.
“L’approvazione dell’emendamento al Decreto Cura Italia, presentato dal PD al Senato, costituisce un’ottima notizia, perché permette di erogare tutte le risorse destinate al TPL nel 2020, così da tutelare il settore e i lavoratori delle aziende. E ancora una volta dimostra l’attenzione del PD a questo asset strategico. Da subito, però, si deve lavorare alla definizione dei piani per la ripartenza del TPL, insieme alla progressiva riapertura delle attività dell’intero Paese, e studiare gli scenari futuri per un settore strategico che impiega un gran numero di lavoratori. Ringraziamo l’assessore regionale Gabusi per l’impegno ma bisogna fare in fretta”.
Sulle misure da definire, Gallo e Avetta, richiamano l’attenzione in particolare sugli obblighi a tutela dei lavoratori e passeggeri (mascherine, sanificazione dei mezzi, ecc.) e sulle modalità di servizio che tutelino i passeggeri (prenotazione dei posti a sedere distanziati sia sui treni sia sui bus). Inoltre, garanzia al credito delle aziende di trasporto, accelerazione dei pagamenti delle quote pubbliche in favore delle aziende, garanzia delle quote di compensazione dal fondo nazionale trasporto, regionalizzazione dei fondi FSC, che valgono 800 milioni, che deve avvenire con la massima trasparenza e con il coinvolgimento del Consiglio regionale”.