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sabato, 27 Luglio 2024

Torino, parte il test di “Olli” il minibus a guida autonoma

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Entra oggi in funzione al capus Onu di Torino il minubus “Olli”, presterà servizio fino a maggio, ed è il primo pulmino a guida autonoma. Il test, perchè di questo si tratta, ha il fine di monitorare le capacità del veicolo in condizioni reali, prima di immetterlo per le strade.

“Olli” nasce dalla collaborazione tra Citta’ di Torino, Itcilo, Reale Mutua e Local Motors, a seguito di una gara per selezionare il miglior contesto urbano per la sperimentazione.

Paola Pisano ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione: «Oggi a Torino vediamo il raggiungimento di un grande traguardo, queste sperimentazioni sono importantissime a livello nazionale, sono la dimostrazione di cosa si puo’ fare con la tecnologia».

La sindaca Chiara Appendino parla di successo per la città: «È un grande successo per Torino e per il paese, la città ha creato le condizioni per proporsi a livello internazionale come attrezzato laboratorio urbano per il testing di soluzioni tecnologicamente innovative, con forte attrattività per le imprese, a elevato impatto sociale e concepite con attenzione alla sostenibilità ambientale» continua Appendino «La rivoluzione tecnologica che è in atto deve essere governata bisogna costruire politiche per monitorarla, mitigarne i rischi e coglierne le opportunità, Olli segna un nuovo successo per Torino che, tramite un lavoro di squadra in cui ciascuno fa la sua parte per governare il cambiamento tecnologico, ha creato le condizioni per proporsi a livello internazionale. La tecnologia è uno strumento che deve mettere al centro i cittadini»

Nota a parte di questa vicenda, nel team di supporto alla sperimentazione del minibus elettrico, sono presenti due giovani beneficiari del reddito di cittadinanza.

«Abbiamo fatto questa scelta» ha spiegato la sindaca Chiara Appendino «Perchè la tecnologia deve essere a servizio delle persone. Verranno formati giovani che attualmente percepiscono il reddito di cittadinanza. Comprenderanno la tecnologia, vivranno la sperimentazione nei prossimi mesi e saranno loro a raccontarla. Inizialmente saranno due, sono stati già scelti», ha concluso Appendino, «E inizieranno la formazione il 20 gennaio. Saranno a bordo delle navette e interagiranno con i passeggeri. Pensiamo che le nuove tecnologie siano anche opportunità di lavoro e, quindi, l’inclusione di percettori di reddito di cittadinanza ci permette di formarli e di dare nuove opportunità».

Paolo Bogliano

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