Si respira un’aria più serena al Teatro Regio di Torino, dove ancora ci sono nuvoloni, ma quelli più scuri si stanno allontanando.
Il commissario straordinario Rosanna Purchia e il direttore generale Guido Mulè hanno infatti annunciato che si avvicina al pareggio il bilancio preconsuntivo con un disavanzo ridotto a 400 mila euro. “Sia chiaro che il Regio da solo non può fronteggiare il debito pregresso e il Covid – precisano – Occorre il concorso di tutti, anche perché il 2021 sarà ancora un anno difficilissimo, ma siamo pronti a guadare con ottimismo verso il futuro”.
E guardando al futuro l’ente si prepara a una riapertura dopo l’emergenza Covid: “Stiamo lavorando a testa bassa su due fronti, il ripristino di una situazione economica che ci permetta di guardare al futuro con fiducia, e la programmazione musicale, che in fondo è il nostro vero mandato e di cui vi parleremo il 21 dicembre regalandovi anche delle sorprese. Noi siamo pronti a riaprire il teatro appena possibile, ad aprile o chissà quando. Riapriremo anche con 200 posti, che poi diventeranno 500 e speriamo 1.000 per l’autunno prossimo, per la prossima stagione. Fino al ripristino di tutti i nostri 1.650 posti”.
“Nel 2019 gli incassi erano stati oltre 7 milioni – dice il direttore generale Guido Mulè – per il 2021 stiamo stimando incassi per 2 milioni e 900.000 euro. Al netto del fatto che non abbiamo idea di quando riapriremo e di quando torneremo a regime”.
Da giugno a settembre il teatro sarà chiuso per i lavori di ammodernamento concordati con il ministero, quindi la programmazione estiva si terrà in diversi luoghi della città.