Quasi soddisfatti. Non del tutto. Il gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle a Torino è felice del rinvio dei bandi Tav, ma vuole di più. Così la capogruppo in Sala Rossa Valentina Sganga chiede la testa di Mario Virano.
«La formula tecnica trovata dal premier Giuseppe Conte – spiega la Sganga – potrà non soddisfare tutti, ma è una via per arrivare a quello che chiedevamo, cioè lo stop ai bandi. Avremmo preferito che le manifestazioni d’interesse non fossero pubblicate, ma speriamo che l’analisi giuridica su cui si è impegnato il premier sia corretta e che questo non abbia conseguenze».
«Ci impegneremo come Movimento 5 Stelle di Torino – assicura la capogruppo – a continuare a vigilare sulla prosecuzione delle procedure per arrivare allo stop definitivo al Tav. Ridiscutere totalmente l’opera è il nostro obiettivo e speriamo che il governo rispetti l’impegno a dialogare con la Francia e l’Unione Europea».
«La risposta di Telt alla lettera di Conte non ci conviene a pieno e per questo chiediamo un ulteriore chiaro segnale in tal senso: la rimozione dal cda di Telt di Mario Virano e degli attuali rappresentati italiani nella società. Non abbasseremo la guardia perché il No al Tav è uno dei cardini del nostro programma», conclude Sganga.
La lettera del premier Conte
Lettera Telt