17.1 C
Torino
domenica, 8 Settembre 2024

Subito un piano straordinario per la sicurezza nelle scuole

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Nell’elenco dei primi provvedimenti operativi da assumere, il presidente del Consiglio indicato ha proposto un piano straordinario per la messa in sicurezza di tutti gli edifici scolastici dagli asili nido alle materne, alle scuole primarie e secondarie.
È stato calcolato che su oltre ottomila comuni italiani in almeno cinquemila ci sono strutture scolastiche non a norma con edifici che presentano addirittura anche gravi rischi da un punto di vista strutturale.
Tre sono le ragioni che dovrebbero accelerare al massimo questo tipo di intervento.
1) Salvaguardare nel modo più rigoroso la sicurezza degli utenti: bambini, studenti, personale non docente, insegnanti, onde evitare ogni pericolo;
2) mobilitare i sindaci attraverso le Prefetture perché entro trenta-quaranta giorni presentino l’elenco dettagliato delle opere da eseguire, autorizzando le amministrazioni locali che hanno risorse disponibili a poterle subito utilizzare, superando l’assurdo blocco della spesa considerata la contingenza. Per i comuni che non si trovano in queste condizioni, cioè, che non hanno quattrini a disposizione, garantire loro mutui trentennali attraverso la cassa depositi e prestiti che ha tutte le possibilità per farlo con tassi agevolati (1-2%);
3) mettere in movimento lavoro in un settore particolarmente in difficoltà come quello edilizio su tutto il territorio nazionale considerato anche l’indotto, cioè, le piccole e medie aziende che operano nel settore: elettrico, degli impianti di riscaldamento, quello igienico sanitario, nonché dei giardini e alberate.
I lavoro, per sveltire le procedure (garantendo però il massimo della trasparenza), potrebbero essere assegnati anziché con i tradizionali appalti che richiedono maggior tempo, con «gare a inviti» che offrono tra l’altro anche maggiore sicurezza sulla serietà delle imprese.
Prima della fine dell’anno scolastico il piano potrebbe essere predisposto per dare l’avvio immediato dei lavori. Si può calcolare, sia pure con un’approssimazione ma attendibile, di poter mettere in movimento una massa di denaro calcolabile sull’ordine di svariati miliardi di euro con l’impiego immediato di alcune migliaia di lavoratori oggi disoccupato o in cassa integrazione.
Il fattore tempo è importantissimo se si vuole dare il segno di una accelerazione reale e non solo verbale sulle intenzioni per affrontare la crisi.
Quello del piano per la scuola è uno degli esempi concreti del “fare” senza disturbare Keynes che secondo la leggenda suggeriva a Roosevelt di impiegare la manodopera disoccupata a fare delle semplici buche, per poi farle riempire il giorno dopo pur di dare un’occupazione e garantire un minimo di salario.
A momenti eccezionali provvedimenti eccezionali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano