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sabato, 27 Luglio 2024

Smog a Torino: la situazione e i provvedimenti in arrivo

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

L’inquinamento è uno dei problemi più urgenti del nostro tempo. Soprattutto considerando le emissioni nocive prodotte dai tubi di scappamento delle auto: emissioni che rendono irrespirabile l’aria cittadina, in special modo quella delle metropoli più trafficate. In questo vasto elenco, troviamo anche Torino: un centro che soffre particolarmente della piaga dello smog. Vista la pericolosità di questa situazione – già ben oltre il limite – diviene necessario intervenire in modo concreto per ridurre i livelli di tossicità nell’aria. E questo vale sia nel campo degli interventi voluti dallo Stato, sia nel campo del privato, dunque riguardante noi. Ma qual è la situazione dello smog a Torino, e quali i provvedimenti in arrivo per risolvere questa dannosa piaga della civiltà moderna?

La situazione dell’inquinamento a Torino

Il livello delle polveri sottili rilevato a Torino è a dir poco allarmante. Al punto che si è deciso per il blocco del traffico: blocco che molto probabilmente verrà esteso anche ai veicoli di categoria Euro 5. La suddetta decisione è apparsa come la strategia migliore per contrastare gli altissimi livelli di PM10: specialmente alla luce dei 10 giorni consecutivi di “malattia” dell’aria torinese. I rilevatori installati in città, infatti, hanno registrato in questo periodo di tempo livelli di PM10 superiori ai 50 microgrammi per metro cubo. Questo è avvenuto ad esempio alla stazione di Rebaudengo: con un totale di quasi 70 giorni oltre il limite previsto di PM10. La speranza del Comune è che il blocco comprendente anche le vetture Euro 5 possa riportare la situazione ad un livello di guardia.

PM10 in Italia: qual è la situazione nel Paese?

Se da un lato Torino e il Piemonte non sorridono, dall’altro esistono anche altre regioni affette dal problema dello smog. Problema che spesso causa l’abbondante superamento dei limiti di PM10 consentiti a livello europeo. Quali sono le regioni che soffrono più di tutte la piaga dell’inquinamento? Oltre al Piemonte, anche la Lombardia è da tempo affetta da questa problematica. Così come il Veneto e l’Emilia Romagna. Volendo entrare nel dettaglio, insieme a Torino è Milano la città più inquinata d’Italia. A seguire si trovano altri centri come Piacenza, Ferrara, Reggio Emilia e Modena: città che hanno già scelto di adottare certe contromisure con il blocco Euro 4.

Cosa fare per contribuire alla lotta contro lo smog?

Il blocco auto, da solo, non riuscirà mai a risolvere la piaga dallo smog. Dunque, per aiutare ad abbattere i livelli di inquinamento, i cittadini dovrebbero innanzitutto cambiare auto e passare a categorie Euro elevate. Oggi è anche facile trovare a una auto con standard ecologici accettabili, in quanto da anni le principali case automobilistiche producono modelli in linea con questi criteri. Per questo acquistare una auto usata come quelle che si trovano su siti come automobile.it, può aiutare Torino a risollevarsi dal punto di vista della qualità dell’aria. Basta semplicemente cercare le vetture che rispettano almeno i minimi criteri ecologici. Altri consigli utili per combattere la proliferazione delle polveri sottili? Sfruttare le opportunità concesse dal car sharing. Ma anche il car pooling è una grande soluzione per diminuire lo smog in città perché si ottimizzano i viaggi in auto e si evita anche di contribuire all’aumento del traffico. Infine, la bicicletta si pone come un rimedio molto virtuoso per il benessere dell’aria. Ma anche per quello del nostro corpo.

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