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martedì, 3 Dicembre 2024

Sì all'Imu, ma solo per le case di lusso

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Sì all’Imu, ma solo per le case di lusso. A Torino solo i ricchi dovranno pagare l’odiata tassa, tanto discussa dalle roboanti dichiarazioni di Silvio Berlusconi in poi. Il balzello si verserà con un’aliquota del 6 per mille e una detrazione pari a 200 euro. Gli immobili su cui peserà l’Imu, però, saranno esclusi dal pagamento della Tasi, la tassa rifiuti. È quanto deciso dalla giunta, che si è riunita per discutere sulla Iuc, la nuova imposta comunale che, se riceverà l’ok dalla Sala Rossa, dal 2014 sostituirà Imu e Tasi.
No alla tassa sui rifiuti per chi possiede abitazioni di lusso. La decisione, specificano dal Comune, «è stata decisa per ragioni di equità e perché per legge la somma delle aliquote Tasi e Imu per ciascuna tipologia di immobile non può essere superiore all’aliquota massima consentita dalla legge statale per l’Imu 2013. In base alla delibera comunale, il pagamento della Tasi è dovuto per le abitazioni principali nella misura del 3,3 per mille, con detrazioni di 110 euro per immobili con rendita catastale fino a 700 euro e di 30 euro per ogni figlio di età inferiore ai 26 anni».
Per i fabbricati destinati dalle imprese costruttrici alla vendita, fino a quando restano invenduti e non sono affittati, l’aliquota resta invece ferma sull’1 per mille.

 ©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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