Hanno tirato un sospiro di sollievo e accennato a un sorriso i nove ex consiglieri della Regione Piemonte coinvolti nello scandalo “rimborsopoli” processati e assolti oggi con rito abbreviato. Il fatto, ovvero le presunte spese pazze effettuate con i soldi dei partiti, non costituisce reato e cade così l’accusa di peculato.
Una sentenza che soddisfa anche l’attuale giunta Chiamparino perchè sebbene i fatti risalgano alla precedente giunta ben due degli imputati sono attualmente assessori, Monica Cerutti e Aldo Reschigna. Oltre al presidente del Pd del Piemonte Davide Gariglio.
E sono stati proprio loro tre i primi a commentare la sentenza con soddisfazione. «Sono contento e soddisfatto sia sul piano personale che come segretario regionale del Pd per il fatto che oltre a me anche i colleghi del mio partito hanno potuto dimostrare di aver agito in modo conforme alla legge e comunque senza alcun elemento di dolo, senza volontà di appropriarsi di denaro pubblico. Questo elemento sgombra una grossa pietra d’inciampo che ci sarebbe stata davanti e anche il presidente Chiamparino l’accoglierà positivamente» sono state le parole di Gariglio.
«Ciò che era importante era riuscire a preservare l’immagine di una persona che per 30 anni ha svolto un lavoro politico in modo onesto. E’ stata un’esperienza difficile che ho tentato di vivere con serenità e ringrazio innanzitutto il presidente Chiamparino per la vicinanza di questi mesi»: così si è pronunciato l’assessore al Bilancio Reschigna a cui si è accodata anche l’assessore alla Pari Opportunità Monica Cerutti. «Sono contenta la nostra onestà e la nostra attenzione al denaro pubblico sono emerse ed è stato ribadito il nostro corretto operato».
E ovviamente non è mancato il commento del presidente della Regione Sergio Chiamparino: «Da questo momento in avanti abbiamo tutte la serenità necessaria per impegnarci ancora di più sull’importante lavoro di riordino e di rilancio della Regione. Sono state assolte persone che ho sempre ritenuto essere persone oneste, dichiarandolo anche pubblicamente e desidero ringraziarle perchè nonostante il periodo di comprensibile travaglio personale, hanno continuato a lavorare nell’interesse delle istituzioni, ognuno secondo il proprio ruolo».