La tragedia si è sfiorata già nel 2013, quando un bambino è stato investito all’uscita della scuola restando in coma per un mese.Oggi, memori di quella vicenda, ma soprattutto preoccupati per le sorti dei loro figli, i genitori hanno deciso di raccogliere più di 700 firme.
La vicenda di cui parliamo riguarda la sicurezza fuori dal plesso scolastico “Falletti di Barolo e Foscolo”, in via Piazzi 13, ma che prende anche via Tirreno, corso De Nicola, corso Rosselli e corso Galileo Ferraris.
Tra i problemi principali c’è sicuramente quello della velocità degli automobilisti, che rende difficile e pericoloso l’attraversamento della carreggiata. Altrettanto pericolosa la presenza dei cubi nella zona pedonale che un tempo delimitavano quello che era il controviale. «I cubi a spigoli vivi in via Tirreno, sono pericolosi per l’incolumità dei bambini che tutti i giorni, dopo scuola giocano a pallone», spiega Roberta Distinto, l’architetto incaricato di valutare le condizioni di sicurezza alla Barolo-Fascolo.
«I cubi sono ormai elementi senza alcuna funzione, se non quella di rompere i crani dei ragazzini», sottolinea Giampiero Liaci, firmatario e papà di due studenti dell’istituto. «Abbiamo – continua – deciso di denominare la petizione “Sicura…mente” proprio perché, vorremmo anche invitare a riflettere sulle condizioni al di fuori degli edifici scolastici, non solo all’interno».
«Basti pensare che la prima causa di morte per i bambini al di sotto dei quattordici anni, secondo i dati Istat e dell’Associazione Pediatri, avviene per incidente stradale. Sono dati allarmanti e non possono essere ignorati. – aggiunge Roberta Distinto – In questo caso specifico, le strade che circondano le scuole sono prive di segnalazioni stradali, strisce pedonali quasi completamente cancellate e i parcheggi nei pressi delle scuole sono selvaggi. La velocità consentita è troppo alta e non ci sono dossi per far si che le auto rallentino».
Altro fattore, che però è più difficile da “contrastare”, riguarda il sole abbagliante che in alcuni orari rende davvero impossibile guidare in corso De Nicola: «Il drammatico incidente dell’anno scorso – ricorda Giampiero Liaci – è avvenuto proprio con queste modalità. L’automobilista che investì il bambino disse di non aver visto nulla proprio perché accecato dal sole. Se ci fossero stati dei dossi, o delle piattaforme rialzate però, sarebbe andata diversamente».
I firmatari, chiedono quindi che il Comune intervenga al più presto per evitare altre tragedie.
Il 26 marzo, la Giunta si riunirà per valutare le proposte e «sicuramente non rimarrà insensibile alla questione», afferma il Presidente della giunta Giovanni Maria Ferraris, che fan ben sperare in una soluzione immediata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA