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giovedì, 24 Ottobre 2024

Scritte naziste al liceo Cavour, l'indignazione degli studenti

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Volevano scrivere “Il lavoro rende liberi”, lo slogan che si trova sul cancello di Auschwitz, ma il tedesco non è il loro forte. E così sul muro del celebre liceo classico torinese “Cavour” domenica notte ne è comparsa solo una versione maccheronica già stato cancellato su sollecitazione della Comunità Ebraica della città.
Ma l’indignazione pulsa ancora forte dietro i banchi: lunedì alle otto l’amara sorpresa ha scatenato lo sgomento degli studenti e degli insegnanti, che per ovviare al danno hanno proposto alla preside Maria Clelia Zanini di rimuoverla loro stessi.
Lorenzo Ritorto, uno dei rappresentanti d’Istituto, racconta: «I docenti ma soprattutto noi studenti ci siamo molto indignati e domani durante l’assemblea di Istituto noi rappresentanti informeremo tutti quelli che ancora non sanno dell’accaduto e magari cercheremo anche di aprire una discussione.
Per quanto riguarda i provvedimenti, domenica stessa la scritta è stata cancellata immediatamente per richiesta della Comunità Ebraica, ma ci siamo subito offerti noi di farlo in prima persona».
La Preside oggi ha sporto denuncia contro ignoti e il volto della scuola, di nuovo pulito, non reca più alcun segno, ma inevitabilmente,a scuola, scatta la caccia al colpevole.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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