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martedì, 3 Dicembre 2024

Partecipate Statali, quote rosa alla presidenza

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Una piccola rivoluzione ha preso piede nel mondo delle partecipate statali. Ieri sera, infatti, sono state rese note e ufficializzate le nomine delle grandi aziende di stato – Eni, Enel, Poste italiane, Finmeccanica – che vedono avvicendarsi sette manager su otto.
Gianni De Gennario resta l’unico presidente a conservare il proprio posto alla guida di Finmeccanica, mentre a capo delle altre tre partecipate statali arriva un primo cambiamento, tutto in “rosa”.
Emma Mercegaglia, ex numero uno di Confindustria, approda infatti alla presidenza dell’Eni, seguita dalle colleghe Patrizia Grieco, ex Olivetti che guiderà l’Enel, e Luisa Todini, attualmente nel Cda Rai, che sarà alla guida di Poste Italiane.
«Sono particolarmente soddisfatto per la forte presenza femminile – ha commentato in serata il presidente del Consiglio, Matteo Renzi – Segno di un protagonismo che chiedeva da troppo tempo un pieno riconoscimento anche da parte del settore pubblico, in linea, anzi all’avanguardia, rispetto alle migliori esperienze europee ed internazionali».
Per quanto riguarda invece gli amministratori delegati, salta all’Eni Paolo Scaroni dopo tre mandati consecutivi, sostituito da Claudio Descalzi, direttore generale della Divisione Exploration& Production, considerato da tutti l’erede naturale del precedente ad.
Conquista invece la poltrona dell’Enel Francesco Starace dopo i notevoli successi raggiunti alla divisione Enel Green Power. Poste Italiane conferma le totonomine, con Francesco caio che conquista la posizione di a.d spuntandola su Monica Mondaridini, attualmente a.d. dell’Espresso. A Finmeccanica arriva infine Mauro Moretti, fino ad oggi alle Ferrovie dello Stato. Evidentemente le recenti polemiche che lo avevano coinvolto circa la questione della riduzione degli stipendi ai manager pubblici non devono aver pesato sulla decisione del governo.
E, a proposito di stipendi, ecco l’ultima novità del governo: lo stipendio dei presidenti delle partecipate statali potrà toccare al massimo quota 238 mila euro.
Ancora in sospeso la questione Terna, per la quale aleggia comunque il nome di Catia Bastioli alla presidenza, attualmente ad di Novamont, azienda leader nella produzione chimica e plastica ecosostenibile, e di Aldo Chiarini come amministratore delegato. Con il passaggio di Moretti a Finmeccanica, inoltre, resta scoperta la posizione di a.d. per Ferrovie dello Stato. Per Renzi e il ministro dell’economia Padoan, insomma, si prospettano ancora nottate di intenso lavoro.

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