Non ha ancora ben chiare le sue competenze la designata vicesindaca Sonia Schellino che, la prossima settimana, acquisirà le deleghe dalla sindaca di Torino Chiara Appendino.
Ma una cosa è certa, Schellino garantisce il suo pieno appoggio alla sindaca «delega vuol dire fiducia. Se domani la sindaca mi dicesse che non siamo più in sintonia non aspetterei di essere rimossa ma me ne andrei. Il vicesindaco deve andare a braccetto con la sindaca come suo collaboratore».
Quanto al suo nuovo ruolo «mi limiterò a fare l’assessore tecnico. È la sindaca a decidere se partecipare alle manifestazioni oppure no. Io mi limito a condividere le sue decisioni».
Il suo contributo, come dice lei, sarà quello di valorizzare gli aspetti sociali «nei prossimi mesi ci metteremo a lavoro sull’implemento del reddito di cittadinanza, per questo la mia scelta è stata anche simbolica».
A proseguire invariato sarà il progetto Moi «si procede man mano che ci saranno risorse. Più saranno i fondi, più potremo dare opportunità alle persone di uscire da situazioni complicate».
Nessuna intenzione di proseguire con il freno a mano tirato anche da parte di Schellino, la quale condivide proprio questa frase pronunciata dalla sindaca la settimana scorsa «tra i Cinque Stelle ci sono posizioni e sensibilità diverse il che è un valore per il Movimento, ma bisogna trovare una sintesi. Un punto d’accordo deve essere trovato all’interno del gruppo, ma ci vuole un po’ di tempo per farlo».