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domenica, 8 Settembre 2024

Sarà Landini lo Tsipras italiano?

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Dovrebbe esser pronta a scoccare l’ora di Maurizio Landini. Domani mattina alle 10, in corso Triste, a Roma, il segretario dei metalmeccanici ha convocato nella sede nazionale della Fiom un’assemblea «per costruire una coalizione sociale», chiamando quindi a raccolta «associazioni, reti, movimenti e “personalità”».
Matteo Renzi, nelle scorse settimane, ha provato a tirar nella mischia della politica Landini, realisticamente per tritare anche la sua ombra, per toglier di mezzo un potenziale ma non ancora ufficiale concorrente. Il segretario della Fiom prima ha compiuto un piccolo passetto di sfida in avanti ma si è ritirato poco dopo, negando di voler fondare un partito e rimandando alla manifestazione della Fiom fissata per il 28 marzo a Roma.
Landini ha portato la proposta di assemblea in ogni attivo regionale della Fiom e ha concluso il suo giro a Cervia lo scorso 27 febbraio all’assemblea dei delegati. L’idea di «coalizione sociale» sembra diretta dall’ambizione di aggregare tutto quel che sta a sinistra del Partito Democratico: «Dovremmo trovare il modo di dare forma e forza ad un progetto innovativo, individuando punti di programma condivisi», ha scritto Landini nelle lettera di invito all’assemblea.
Il pensiero va ovviamente agli esperimenti greci e spagnoli, a Syriza e Podemos: un riferimento che all’oggi è tanto scontato (ed invidiato) quanto oggettivamente complesso e rischioso, alle latitudini italiane. «La politiche della Commissione e della Troika, anche in Italia, stanno mettendo in discussione la democrazia, il lavoro e i suoi diritti, l’istruzione e la formazione, la salute, i beni comuni e la cultura, la giustizia», scrive Landini, esortando a superare «il frazionamento» e quindi a «coalizzarsi insieme per una domanda di giustizia sociale sempre più inascoltata e senza rappresentanza».
A partire da sabato 14 marzo sarà Landini a candidarsi, a sinistra, per rappresentare quello spazio di cittadinanza senza rappresentanza?

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