E il ministro dell’Interno Matteo Salvini viene tirato in ballo anche dai condannati per ‘ndrangheta, che usano il suo nome per criticare la sentenza.
Accade a Torino, dopo la lettura del dispositivo della Corte d’appello, gli imputati e alcuni dei loro parenti hanno commentato così «Ha ragione Salvini, questa è la magistratura italiana».
Il procedimento riguardava l’inchiesta “Colpo di Coda”, sulle infiltrazione della mafia calabrese in Piemonte.
Un’indagine dei carabinieri che nell’ottobre del 2012 portò a 22 arresti. Quello che si è concluso oggi è l’appello-bis, come stabilito dalla Cassazione nel 2017, e vedeva coinvolti anche i fratelli Massimo e Walter Benedetto, Nicola e Antonino Marino, Michele e Salvatore Dominello. Un’inchiesta sulle attività di una locale della ‘ndrangheta a Chivasso.
Sei le condanne, commentate, come abbiamo detto, con un sonoro “Salvini ha ragione”.