L’Associazione Italiana Editori, l’Aie, entra nel Comitato di Indirizzo del Salone del Libro di Torino.
Il presidente Ricardo Franco Levi lo ha ufficializzato al presidente e del direttore della Fondazione Circolo dei lettori, Giulio Biino e Maurizia Rebola. Con questa decisione, ha spiegato Levi «Aie intende contribuire a comporre in un quadro armonico e unitario il panorama delle fiere italiane dell’editoria, ciascuna con una propria identità e una precisa collocazione nel calendario».
Un ritorno quello di Aie, visto che l’associazione era uscita dall’organizzazione del Salone tre anni fa, puntando su una nuova kermesse a Milano, “Tempo di Libri”. Ma il flop delle due edizioni milanesi hanno portato al ritorno e alla sospensione di “Tempo di Libri” 2019.
«Una scelta che conferma quanto oggi l’annuale buchmesse torinese, superate le grandi difficoltà che ne avevano messo a rischio l’esistenza stessa, rappresenti un evento culturale atteso e di altissimo livello e, per l’editoria nazionale e internazionale, una vetrina d’eccellenza – affermano Chiara Appendino e l’assessora comunale alla Cultura Francesca Leon – Accogliamo con grande piacere – dicono Appendino e Leon – la decisione dell’Aie di rispondere positivamente all’invito, giunto dalla Fondazione Circolo dei Lettori, di collaborare alla programmazione della manifestazione libraria attraverso il suo comitato di indirizzo, al quale già partecipano Adei e le diverse componenti della filiera del libro».
Sindaca e assessora ringraziano poi «tutte le istituzioni, le associazioni e anche le singole persone che, a vario titolo e con differenti ruoli, stanno lavorando per fare del Salone di TORINO un appuntamento imperdibile tra quelli proposti dal calendario internazionale degli eventi dedicati al libro».
«Apprendiamo con soddisfazione che, dopo Adei, l’Aie ha accolto l’invito a collaborare con la Fondazione Circolo dei lettori. Una decisione che giudichiamo assolutamente positiva, tanto per il nostro sistema culturale quanto per il mondo editoriale, e che conclude positivamente un ciclo complesso», commentano il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, e l’assessora regionale alla Cultura, Antonella Parigi, accolgono in modo positivo il ritorno dell’Aie nel Comitato di Indirizzo del Salone del Libro di Torino.
«Cogliamo dunque l’occasione per ringraziare l’Associazione Italiana Editori – aggiungono Chiamparino e Parigi – nonché la direttrice e il presidente del Circolo dei lettori e Nicola Lagioia per l’importante lavoro che stanno svolgendo».
«Adesso, dopo Adei-Associazione degli Editori Indipendenti, fin da subito vicina al Salone, anche Aie ha deciso di condividere un progetto molto ambizioso, e la certificazione di Torino come luogo fondamentale per la civiltà del libro del nostro paese è completa», dice il direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino», Nicola Lagioia.
«C’è voluto molto coraggio, molta fatica, molta pazienza, e la capacità di guardare al futuro anche nei momenti difficili. Il tempo, finalmente, è di nuovo dalla nostra parte – ha sottolineato Lagioia – due anni fa, grazie al coraggio degli editori indipendenti, alla passione dei torinesi e di tutti gli amanti della lettura sparsi in giro per l’Italia, il Salone Internazionale del Libro di Torino non si è solo salvato, come sembrava difficile, ma ha ottenuto quel successo straordinario che a tanti sembrava impossibile a pochi mesi dalla manifestazione. L’anno scorso, a Torino, sono tornati i grandi gruppi editoriali, dando un fondamentale contributo a un progetto che è di tutti».
«Il fatto che sia il Salone del Libro di Torino a raccogliere gran parte dell’offerta editoriale italiana è una cosa molto positiva – evidenzia il ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli – Quello che conta è l’armonia tra i vari soggetti ma anche un minimo di razionalità nel coordinare gli eventi che promuovono l’editoria ha sottolineato il ministro ricordando che al suo arrivo al ministero ha riunito tutta la filiera editoriale “attorno a un tavolo e ho trovato tanta buona volontà di superare i problemi».