Silvio Berlusconi e i suoi avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo sono indagati dalla Procura di Milano nell’inchiesta “Ruby ter”.
L’ex premier è stato scritto nel registro per reati di “corruzione in atti giudiziari”.
Avrebbe, secondo l’accusa, pagato le ragazze che testimoniarono per le serate nella sua villa di Arcore, affinché non parlassero ai magistrati. Alla Ruby, dicono gli inquirenti, avrebbe «promesso un ingente compenso se avesse taciuto o “fatto la pazza”». La ragazza intercettata al telefono avrebbe detto che per questo scopo Belrusconi le avrebbe versato cinque milioni di euro.
Inoltre il Cavaliere a ciascuna delle 18 olgettine, indagate per falsa testimonianza, versava fino poco tempo fa 2.500 euro al mese.
Stessa accusa, come detto, per i suoi due legali. Ghedini e Longo avrebbero partecipato all’incontro con le olgettine ad Arcore nel gennaio 2011 dove si parlò delle loro deposizioni al processo.
Nell’inchiesta sono coinvolte oltre a Berlusconi altre 45 persone, tra cui politici e anche il cantante di casa Apicella.
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