Affetto dal morbo di Parkinson e invalido al 100%, come sostiene il suo avvocato difensore. Costretto a camminare con il bastone. E così, in queste condizioni, R.M., 68 anni, si è presentato davanti al giudice per la convalida del suo arresto, dopo che è stato accusato di aver rubato da Eataly, al Lingotto, a Torino, merce dal valore di 200 euro. Un carrello della spesa non pagata. L’uomo è anche accusato di aver colpito con una testata un addetto alla vigilanza.
«Mi vergogno di avere rubato per mangiare», ha spiegato al giudice Rossella Lagatta, aggiungendo di non aver colpito il vigilante: «Era lui che mi spingeva. Io non sono in grado di picchiare nessuno».
Poi ha parlato della situazione economica che l’avrebbe portato al rubare: «Ho lavorato – ha raccontato – come cuoco e ristoratore. A quarant’anni mi sono ammalato, poi ho avuto dei rovesci economici. Adesso non mi aiuta più nessuno. Sono stufo di mangiare sempre pasta e volevo qualcosa di diverso».
Il giudice ha fatto notare all’imputato, che ha alle spalle dei precedenti penali, che nel carrello non c’era solo cibo, ma anche liquori e una pentola.
«Volevo rivenderla in cambio di una scheda telefonica», si è giustificato l’uomo, sottoposto al regime di sorveglianza speciale