Difficilmente passerà inosservata un’osservazione del capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale e candidato al consiglio regionale Roberto Rosso, il quale nel portare la sua solidarietà alla casa editrice Altaforte forse colto dall’enfasi del momento non si modera con i termini quando parla dei partigiani e dei repubblichini, definendoli “residui bellici”
L’esponente di Fratelli d’Italia ha fatto capolino al Golden Palace di Torino per la presentazione del libro “Io sono Salvini” della giornalista e scrittrice Chiara Giannini edito da una casa editrice sovranista, considerata vicino a CasaPound balzata agli onori della cronaca in quanto esclusa dal Salone del Libro dopo alcune dichiarazioni del presidente Francesco Polacchi.
Roberto Rosso, che ha promesso una richiesta di comunicazioni alla sindaca di Torino Chiara Appendino, dal palco del Golden parla di una «mossa illiberale da parte di Chiamparino e Appendino». Poi non si ferma alla solidarietà ed esce fuori dalle righe: «Ho partecipato al 25 aprile che è ancora una festa carica di odio anche se la maggior parte dei partigiani e repubblichini sono morti. C’è solo più qualche residuo bellico di poca importanza».