Rottamazioni d’oro per i dirigenti della Regione Piemonte. A sollevare la questione i consiglieri del Movimento 5 Stelle, che hanno fatto sapere che nei giorni scorsi è stato firmato un accordo «che prevede una buonuscita di oltre 4,6 milioni di euro per 30 dirigenti prossimi alla pensione». Il ché significa 175 mila euro a testa, «anche per coloro che hanno già raggiunto l’età pensionabile o che andranno in pensione tra pochi mesi».
Gli esponenti grillini, quindi, chiedono all’organo di controllo «di verificare la razionalità e congruenza degli esborsi di denaro pubblico previsti per l’applicazione della risoluzione consensuale». Un accordo che la giunta aveva deciso di approvare pensando che fosse la scelta migliore per le casse della Regione Piemonte.
I M5s, invece, lo considerano «un regalo fatto ai dirigenti, quando per i precari della Regione non si trovano le risorse, i cittadini piemontesi faticano a trovare un lavoro o a tenerselo e il “Commissario” Chiamparino va a Roma a chiedere di spalmare i debiti che non riusciamo più a pagare». Per questo, concludono, «oltre a non essere opportuna politicamente – concludono – questa operazione rappresenta per noi un uso improprio delle risorse pubbliche ed un potenziale danno erariale».