11.3 C
Torino
giovedì, 24 Ottobre 2024

Reddito di cittadinanza, partono le attività dei navigator in Piemonte

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Entro la settimana inizieranno l’attività nei Centri per l’impiego i 176 navigator assunti in Piemonte che stanno ultimando il percorso di formazione iniziato a luglio.

Lo annuncia l’assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Elena Chiorino: «Nonostante tutte le difficoltà il Piemonte ha dimostrato grande prontezza ed efficienza, agendo con tempestività e rispettando tutte le procedure previste dal Ministero. Ci siamo subito attivati per mettere a regime, insieme agli altri enti coinvolti, il sistema dell’erogazione del reddito di cittadinanza e la formazione dei navigator».

Alcune criticità ancora da risolvere, ad esempio la necessità di «verificare alla prova del campo tutto il processo, dalla richiesta all’erogazione e il dialogo, anche per quanto riguarda le piattaforme informatiche, fra tutti i soggetti coinvolti. Un sistema del tutto nuovo che, per forza di cose, necessita ancora di essere armonizzato. In questo contesto già non semplice – aggiunge – occorre anche considerare il cronico affanno in cui versano i Centri per l’impiego che soffrono di una “storica” carenza di personale, per questo nei prossimi mesi sarà affrontata la loro riorganizzazione per favorirne l’aumento dell’efficienza e dell’efficacia e sono convinta che, partendo dalla razionalizzazione delle risorse e delle professionalità di cui già disponiamo, potremo migliorare il servizio offerto e consentire a tutto il sistema di funzionare in maniera più fluida e armonica».

Chiorino, tuttavia, non nasconde la contrarietà al reddito di cittadinanza che considera «una misura non utile per chi è in cerca di lavoro. Si tratta al contrario di un provvedimento dalla chiara impronta assistenzialista, che non risolve il problema della disoccupazione e che rischia, al contrario, di creare immobilismo e false aspettative. L’unica ricetta per combattere la disoccupazione non è distribuire pochi soldi a pioggia, ma investire sulle imprese. Penso, in particolare, a quelle del manifatturiero piemontese che potremmo incentivare e sostenere con azioni che prevedano una progressiva riduzione delle imposte inversamente proporzionale al numero di nuove assunzioni», conclude.

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano